Attualità

"Rischiamo un taglio di 20 milioni per l'Elba"

Il presidente del consiglio comunale Luciano Rossi lancia l'allarme: "Questa riforma rischia di svuotare completamente la sanità elbana"

Tagli alla sanità, regole di ricovero penalizzanti, costi maggiori e meno servizi per i cittadini. Sono questi i punti cardine della denuncia che Luciano Rossi, presidente del consiglio comunale e assessore alla sanità di Portoferraio, lancia insieme al sindaco Mario Ferrari nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sala consiliare della Biscotteria.

"Abbiamo il dovere di far riflettere su quello che sta succedendo - attacca Rossi - la riforma sanitaria che il Governo nazionale ha in cantiere rischia di essere nient'altro che un nuovo prelievo fiscale, una tassa occulta che però peggiora i servizi sanitari per i cittadini".

"C'è un elenco di patologie che prima venivano curate con il ricovero in day hospital che ora sono trasformate in servizi ambulatoriali a pagamento, quindi con l'esazione del ticket sanitario, ma la sostanza dell'intervento medico non cambia. La Regione in questo senso è stata precursore rispetto al Governo nazionale".

"Allo stesso tempo una serie di patologie sono classificate in maniera diversa, con un diverso numero di Prg per pagare meno. Il Prg - spiega Rossi - è un numero che si attribuisce a una determinata patologia e a questo numero corrisponde un trasferimento di denaro dallo Stato alla periferia. I ricoveri in sala operatoria hanno Prg più pesanti quindi vengono classificati come day hospital per risparmiare".

"in questo modo - continua - non solo non vengono garantiti i servizi medici assistenziali minimi ma si rischia un minore trasferimento verso l'Elba di 20 milioni di euro. Con questi tagli il distretto Elba non solo è una scatola vuota ma rischia di non sopravvivere facendo diventare l'ospedale un grande pronto soccorso".

La documentazione raccolta da Rossi e Ferrari è stata inviata ai parlamentari e ai consiglieri regionali di Forza Italia e Fratelli d'Italia perchè vengano trasferite all'interno di altrettante interrogazioni sia parlamentari che regionali.

Venendo alla situazione elbana Rossi precisa: "Non si può valutare il numero di personale sanitario necessario in base al numero di accessi, questo è un criterio che ci penalizza, si deve valutare in base alla qualità degli interventi necessari. Così come si deve uscire dall'equivoco che il personale medico non venga all'Elba perchè scomoda: è l'azienda sanitaria che deve inserire nel proprio bilancio una serie di incentivi per chi viene. Dobbiamo avere personale motivato, non costretto a venire qui perchè altrimenti viene escluso dalla graduatoria"