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Rinnovato il contratto nazionale dei portuali

Soddisfazione dei sindacati per l'accordo raggiunto sul rinnovo del contratto nazionale che riguarderà circa 20mila lavoratori del settore

I lavoratori delle imprese e delle autorità portuali potranno salutare il nuovo anno con la notizia che il contratto nazionale di lavoro è stato rinnovato per il triennio 2016 - 2018. Le novità introdotte riguarderanno circa 20mila lavoratori del comparto.

Grande soddisfazione è stata espressa dalle sigle sindacali che hanno partecipato alla trattativa: "Positivo il giudizio su tutti i punti raggiunti - commentano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti - sia economici che normativi”.

La prima novità è un aumento medio in busta paga di 80 euro che, come spiegano le organizzazioni sindacali, "sarà composto da 70 euro sul minimo tabellare suddivise in 3 tranche (20 euro a dicembre 2016, 25 euro a luglio 2017 e 25 euro a luglio 2018) e 10 euro sotto forma di EDR (elemento distintivo retributivo) a settembre 2018. Inoltre da gennaio 2016 l’importo di 20 euro oggi erogati sotto forma di Edr verranno inglobati nel minimo tabellare. È previsto un ulteriore aumento di 21 euro annui destinati al welfare aziendale e finalizzati all’estensione delle prestazioni previste dalla polizza sanitaria integrativa”.

Passi avanti anche per quanto riguarda la parte normativa secondo Filt, Fit e Uilt: “Si registra un miglioramento di quanto previsto dal Jobs Act, riconoscendo alle organizzazioni sindacali un ruolo attivo, in tema di demansionamento, contratto di somministrazione, apprendistato, contratto a termine e lavoro a tempo parziale”.