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Pronto soccorso, l'allarme di Elba Salute

Il Comitato Elba Salute esprime preoccupazione per un altro medico che lascia il servizio di emergenza-urgenza del Pronto soccorso di Portoferraio

"Mercoledì 13 scorso, un altro esperto e preparato medico da 9 anni in servizio al Pronto Soccorso e al 118, ha lasciato l’Elba.
Di questo passo per una frattura, una tachicardia, un infortunio o altro più grave, per farsi vedere dal Pronto soccorso dove i medici sono una rarità, i raddoppi quasi eliminati e cancellato il medico serale (nottina) dobbiamo forse chiedere una prenotazione al CUP con la speranza di essere visitati entro il mese".

Si apre così una nota a firma du Francesco Semeraro del Comitato Elba Salute che lancia un allarme relativo al Pronto soccorso dell'ospedale di Portoferraio.

" Non è più accettabile questo stato di cose. - prosegue la nota di Elba Salute -  Dopo mesi che denunciamo abbandoni di questi specialisti dell’emergenza urgenza che hanno logiche ben precise alcune delle quali evidenziate dal presidente dell’Anspi, assistiamo come sempre a un silenzio imbarazzante, preoccupante e rischioso da parte di chi dovrebbe tutelare la salute della Comunità Elbana in particolare nell’emergenza urgenza. Il medico del Pronto Soccorso e del 118 deve avere la capacità di gestire tutte le patologie che incontra, avvalendosi quando necessario delle consulenze specialistiche, con una autonomia che consenta la gestione più oculata di ricoveri e consulenze specialistiche, data anche la progressiva riduzione dei posti letto e dei medici in tutti i settori. Quindi è quasi impossibile utilizzare un qualsiasi medico per coprire le guardie in Pronto Soccorso. C’è chi ha abbandonato per non rischiare".

"Dopo che hanno provato a indebolire il nostro ospedale con la cancellazione del reparto dedicato all’Ospedale di Comunità; la quasi paralisi della radiologia; la sofferenza di servizi come l’ortopedia e di ambulatori - aggiunge Elba Salute - ci stanno, purtroppo, cancellando il Pronto soccorso che in alcuni casi ci può salvare la vita".

"Forse è ora che qualcuno dia spiegazioni alla cittadinanza elbana perché oltre non si può andare", conclude Elba Salute.