Attualità

Turismo, le priorità secondo Marini

In tema di turismo Roberto Marini ha indicato alcune criticità su cui lavorare per migliorare servizi, accessibilità e promozione dell'isola d'Elba

Roberto Marini, vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Portoferraio

Roberto Marini, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Portoferraio, è intervenuto per sottolineare le varie criticità riguardanti il settore del turismo all'isola d'Elba e ha indicato alcuni temi chiave su cui lavorare per migliorare quella che è la fonte economica principale dell'isola.

"A fine stagione, come sempre, - ha dichiarato Marini - sulla stampa i commentatori lanciano segnali per il futuro, annotando il passato della stagione turistica terminata. Forse non guasterebbe maggior approfondimento e più precisione, ma tra gli aspetti più rilevanti troviamo: ottomila disoccupati invernali; poco turismo del lusso; costo elevato ormeggi; stagionalità; scarsa attenzione a segmenti turistici particolari come quello del wedding".

"Tutte vero, - ha proseguito- molto su cui riflettere e discutere, e per questo da approfondire oltre l'economia delle 'righe del piombo', come si diceva una volta. Il dato di ottomila disoccupati invernali sono un costo sociale enorme che va combattuto per la dignità dei lavoratori e per la spesa pubblica, per una crescita culturale e consapevole".

"Il turismo del lusso manca: poche strutture di alta qualità e pochi negozi di lusso, - ha aggiunto - carenza di servizi come le terme e le spa o un campo da golf vero". 

L'assessore ha poi sottolineato la necessità di rendere l'Elba maggiormente raggiungibile.

"Ma il problema - ha aggiunto - è anche l'accessibilità. Non bastano le navi, ci vuole un aeroporto vero che è indispensabile per superare la stagionalità con turismi del week end lungo ed altri turismi". 

Altro tema trattato quello delle strutture ricettive.

"Ci vuole una riflessione della Regione sul PIT - ha proseguito- che tratta gli alberghi come se si stesse parlando di case e non delle nostre fabbriche (e questo oltre che problema fattuale è anche un problema culturale con cui il legislatore regionale deve fare i conti). Non so se i nostri porti costano troppo, ma non credo; sono convinto, invece, che devono essere più accoglienti, in immagine e location. Per esempio a Portoferraio si è migliorato il look della darsena, ma quello deve essere il primo passo: più servizi per i natanti, meno auto in transito, palazzi ben mantenuti".

L'assessore ha poi sottolineato la necessità di fare promozione più mirata e approfondita dei vari settori.

"Infine la scarsa attenzione a segmenti turistici particolari: certo che molto è stato fatto (penso al turismo della bicicletta e dello sport) ma forse da una accentuazione generalista della promozione ora bisogna integrare modi e processi della promozione puntando su una comunicazione mirata, settore per settore, costruendo relazioni di mercato ricorrendo a idonee professionalità".

"Certamente non tutto è possibile subito, - ha aggiunto- ma certamente si deve iniziare. Il sistema istituzionale ha in questo una grande responsabilità; deve essere capace di selezionare obiettivi, condividerli, programmare tempi e modi per affrontarli, senza rivalità o localismi: un porto turistico è di tutti così come un aeroporto, un centro storico rigenerato pure avendo coscienza che piccolo è bello a vedersi ma non a viversi e che dobbiamo farli rivivere nell'interesse di tutti e non solo per la stagione". 

"Quindi dobbiamo mettere a fattor comune le nostre energie; - ha concluso Marini- la discussione negli anni è sempre stata accesa e di fattiva collaborazione, qualcosa si è concretizzato, ma tra i dibattiti e la realizzazione delle idee si devono accorciare i tempi".