Il caro prezzi, e conseguente migrazione sul mercato mondiale on line, non è solo un problema dei turisti ma investe anche, e soprattutto, gli elbani.
E' quanto emerso dai numerosi commenti, segnalazioni, mail e messaggi arrivati in redazione dopo il nostro servizio che metteva a nudo una tendenza affermata in continente ma del tutto nuova per la realtà elbana: la spesa alimentare on line.
Se infatti gli elbani sono ormai consumatori esperti e fidelizzati del commercio on line per quanto riguarda vestiti, mezzi meccanici e tutto quello che con difficoltà è possibile reperire sull'isola, finora il mercato alimentare era rimasto al riparo da questa abitudine. Ma la crisi economica, ben lontana dall'essere superata, ha fatto ingranare una marcia in più e ha convinto molti a rivolgersi alla grande distribuzione web anche per il fabbisogno giornaliero alimentare.
Velocità di spedizione, affidabilità, ampia scelta e, soprattutto, risparmio i motivi.
Ecco alcuni commenti che illustrano la situazione: "Conviene: con tutto quello che ho speso di alimentari in due settimane di vacanza, dove abito io ci mangio in un mese e mezzo". Mentre c'è chi si chiede: "Perché non accontentarsi e continuare a lavorare?", altri scendono nel dettaglio: "Conad prezzi da folli!! Pere cosce italiane 4.50 €/kg" oppure "Ieri da Panelba una porzione di schiaccia con mozzarella 3,5€". E ancora: "Non solo i turisti ma anche gli elbani. Io sono uno di quelli che compro on line se posso, qui ai prezzi non ti ci puoi avvicinare".
Concludendo: "E' un peccato, perché una regola semplice e probabilmente banale del commercio dice che se io mi trovo bene a spendere da te ci torno volentieri e forse spendo anche di più, in caso contrario, posso venire una volta, ma poi non mi vedi più".
Abbiamo fatto qualche confronto con i prezzi che si trovano dall'altra parte del canale prendendo come campione alcuni generi alimentari di largo consumo. Il campione è stato rivelato nel supermercato Conad di Marina di Campo e di Piombino.
I prezzi contrassegnati dalla promozione "Bassi e fissi" rimangono identici nei due punti vendita, ma si notano delle differenze su ciò che non è in promozione.
Partendo dai biscotti Gocciole Pavesi all'Elba costano 1.99 euro contro 1,84 di Piombino, il riso Scotti va da da 3.11 a 3.19 a seconda del tipo mentre al di là del canale arriva a 2,69 euro, la pasta Barilla all'Elba varia da 0.85 a 0.99 centesimi a pacco a seconda del tipo mentre a Piombino va da 0.79 a 0.90 in base alla qualità.
L'acqua: la naturale Levissima costa all'Elba 0.53 centesimi contro i 0.50 piombinesi, la Sant'Anna 0.46 contro 0.44 e l'acqua Conad 0.30 centesimi contro i 0.24, infine la Rocchetta 0.55 qui e 0.52 dall'altra parte del canale.