Cultura

Premio Brignetti 2020, ecco la terna finalista

Dopo il giudizio delle Giuria letteraria del Premio la parola passa ai giudici lettori che dovranno decretare l'autore ed il libro vincitore del 2020

Premiazione "Brignetti" (foto di repertorio)

Alla presenza dell’ Assessore alla cultura, dottoressa Nadia Mazzei, del presidente della Giuria letteraria professor Alberto Brandani e del presidente del Comitato promotore professor Giorgio Barsotti si è tenuta la mattina del 4 Luglio presso il Comune di Portoferraio la presentazione della terna finalista dei libri partecipanti alla 48esima edizione del Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba "Raffaello Brignetti" anno 2020.

Le tre opere prescelte, che saranno adesso sottoposte al giudizio dei giudici lettori sono:

- Robert Andò – Il bambino nascosto – La Nave di Teseo;

- Emilio Gentile – quando Mussolini non era il Duce – Garzanti;

- Gian Mario Villalta – L’apprendista – Sem.

Il presidente della Giuria letteraria ha così commentato: “E' stato un lavoro molto proficuo e ringrazio tutti i colleghi della Giuria Letteraria per i numerosi scambi di idee, la disponibilità personale, il recepimento di valutazioni anche diverse che hanno consentito di individuare una terna di nomi di qualità e di spessore culturale. Anche in questo caso i tre finalisti del Premio Elba Brignetti 2020 esemplificano bene lo spettro di potenzialità che la letteratura ci offre.”

La premiazione del vincitore si terrà a Portoferraio il prossimo 12 Settembre.

Roberto Ando’ – Il bambino nascosto – La Nave di Teseo

Roberto Andò scrive un romanzo con il ritmo serrato di un giallo, ambientato in una Napoli ritrosa e segreta. Un incontro folgorante tra Gabriele Santoro professore di pianoforte al conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli ed un bambino di 10 anni che si intrufola nel suo appartamento: sono mondi diversi, sentimenti contrapposti che ci raccontano l’imprevedibilità positiva dell’animo umano.

Emilio Gentile - Quando Mussolini non era il Duce – Garzanti

A marzo del 1912, il ventinovenne Benito Mussolini è solo un marxista di provincia. Appena quattro mesi dopo irrompe sulla scena nazionale, a capo della corrente rivoluzionaria che conquista la guida del partito socialista. Emilio Gentile racconta la storia di un Mussolini per molti aspetti sconosciuto: non rivoluzionario, non anticapitalista, e neppure «duce»: un politico isolato, che si autodefinisce «avventuriero di tutte le strade».

Gian Maria Villalta – l’Apprendista – Sem

In una chiesa in un piccolo paese del nord est un uomo, Tilio, sta portando via i moccoli dei candelieri. Aspetta che arrivi Fredi il sacrestano. Così inizia il teatro di una coppia di personaggi che intesse nei pensieri, nei dialoghi e nei racconti un intreccio vertiginoso di vicende personali, desideri, rimpianti e paure che convocano la vita di tutto un paese, in una lingua che fa parlare la realtà vissuta.