Politica

Porti e risorse, "l'Elba non è rappresentata"

La proposta dell'ex assessore Del Mastro affinché l'Elba possa avere voce nelle scelte dei progetti del Comitato di gestione portuale

Porto di Portoferraio (foto di repertorio)

"L’approvazione del bilancio da parte dell’AdSP deve portare necessariamente delle riflessioni da parte del territorio elbano. Non sto a sindacare quanto è stato investito sugli altri territori, vedi Livorno, Piombino e Capraia. Evidentemente sono soldi necessari per le opere infrastrutturali per mettersi al pari degli altri porti italiani e per affrontare le nuove sfide nell’enorme mercato della globalizzazione. Quello che mi preme capire è perché sull’Elba non si investe niente e si persevera sempre su questa strada".

Si apre così un intervento di Angelo Del Mastro, ex assessore del Comune di Portoferraio, che nel 2019 aveva tracciato un cronoprogramma sui tempi della nuova stazione marittima di Portoferraio e dopo che è stato reso noto il piano degli investimenti 2021 per i porti da parte dell'Autorità di sistema portuale (vedi articoli correlati sotto).

"La questione della stazione marittima di Portoferraio è esemplare: milioni di euro messi a bilancio tutti gli anni e sempre fermi lì, - prosegue Del Mastro - anzi quest’anno ridotti a 200.000. Evidentemente oltre che di volontà politica è anche una questione di rappresentanza. Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale è composto dal presidente, da un rappresentante della Regione, da un rappresentante nominato dal sindaco di un Comune già sede di Autorità Portuale (Livorno e Piombino) e dal direttore marittimo. Manca quindi un rappresentante dell’isola perché l’Elba, con la trasformazione in Autorità di Sistema, non era sede di Port Authority".

Secondo Del Mastro "si potrebbe ovviare a questa scelta errata con l’istituzione dell’ufficio territoriale, cambiando l’articolo n°5 che istituisce le AdSP. L’emendamento a questo articolo avrebbe un duplicevantaggio:1) massimizzare l’efficienza delle Autorità di Sistema Portuale, nella cui circoscrizione sono comprese anche piccole isole con porti che svolgono la funzione di infrastruttura essenziale per la continuità territoriale. 2) consentire anche a realtà portuali con funzioni direttamente connesse al diritto alla mobilità nelle piccole isole che siano il principale comune dell’isola di riferimento di potere dotarsi di strutture amministrative idonee a migliorare l’accessibilità e quindi di uffici territoriali".

Quindi, sempre secondo Del Mastro però "per ottenere questo risultato serve la volontà politica per portarlo avanti, unita ad una forte comunione d’intenti per il raggiungimento del bene comune che in questo caso è l’intero territorio elbano. In caso contrario sulle scelte essenziali e fondamentali della nostra isola non avremo mai voce in capitolo".