DISSALATORE

Dissalatore e rigassificatore, "unità per dire No"

Il presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano Leonardo Preziosi sottolinea i rischi legati ad entrambe le opere per Elba e Val di Cornia

"Dissalatore di Mola e Rigassificatore di Piombino: un parallelismo “convergente” o “dirimente”?"

È questa la domanda che pone Leonardo Preziosi, presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano in un intervento che paragona le due opere e i rischi connessi per l'Elba e la Val di Cornia.


"L’estate 2022 sul nostro mare si è aperta con questi due potenziali ed insensati progetti. - spiega Preziosi - I lavori del dissalatore sono infatti ripresi, nonostante tutte le controindicazioni normative e sociali; il tema del rigassificatore è in testa alle preoccupazioni di tutte le popolazioni della costa piombinese e dell’Elba. Su entrambi i progetti ci siamo ormai più volte soffermati evidenziandone i chiari rischi ambientali".

"In questa sede - prosegue Preziosi - ci preme invece evidenziare gli aspetti che li accomunano e quelli che invece incredibilmente possono essere dirimenti. Il principale argomento che dovrebbe trovare accoglienza nel pensiero di tutte le succitate popolazioni e di conseguenza dei loro rispettivi amministratori consiste nella certezza che questi due progetti minano la salute dei cittadini: in sostanza, per semplificare , si implementa un progetto che incide sicuramente sulla salute nella prospettiva di risolvere, forse, i pur importanti problemi dell’approvvigionamento idrico e della dipendenza energetica".


"Nel caso del rigassificatore:
non si risolve il problema della dipendenza estera per produrre energia; - afferma il presidente  di Italia Nostra Arcipelago Toscano - il metano è una fonte di energia inquinante e non rinnovabile; il passaggio ha comunque le sue emissioni nell’aria circostante; le navi, anche se in banchina, se hanno delle perdite causano danni incalcolabili all’ambiente marino; un rigassificatore danneggia la pesca e le attività collegate al mare (turismo); si può essere in disaccordo su temi così scottanti? La risposta è affermativa in quanto non ci sono, da parte degli amministratori elbani, delle prese di posizione forti e chiare come quelle dei loro colleghi continentali".

"Entrambi i progetti - sottolinea Preziosi - prevedono un significativo sversamento di ipoclorito di sodio in mare: il primo nel Golfo Stella e il secondo nel golfo di Piombino".


"E’ veramente singolare rilevare come un procedimento, che certamente non fa bene al mare e a tutti coloro che ne hanno cura, sia considerato in maniera diversificata a seconda dell’osservatorio utilizzato. - aggiunge Preziosi -
Se l’ipoclorito di sodio di Piombino è un fenomeno da evitare ineluttabilmente deve esserlo anche la salamoia che il dissalatore di Mola sversa nel Golfo Stella. Se il fiume Cornia evidenzia un progressivo inaridimento - tutto da verificare in quanto il progetto Rewat ha dimostrato anzi un recupero della falda - e di conseguenza i sindaci di Piombino, Riotorto e Suvereto non vedono di buon occhio di continuare a fornire l’acqua all’Elba attraverso la condotta sottomarina, dovrebbero essere solidali con quei colleghi elbani che combattono l’insensata scelta del dissalatore nel Golfo Stella; quando l’ampia moltitudine di turisti che frequentano le spiagge di Capoliveri sceglierà altre destinazioni anche l’economia piombinese ne risentirà".

"Ecco dunque come i due progetti possono sembrare a volte convergenti ed altre divisivi. - afferma Preziosi - Ma una cosa però è certa : bisogna essere uniti! Questa è l’unica modalità con cui i nostri amministratori, sia elbani che piombinesi, dovrebbero presentarsi al cospetto della Regione che sta imponendo queste soluzioni e che strumentalizza le divisioni".