Cronaca

Pegaso non vola, l'odissea di un paziente elbano

L'elicottero del 118 non può intervenire a causa della foschia, la barella non entra nella motovedetta. Trasferito a Piombino in nave e poi a Pisa

La foschia di questa mattina a Portoferraio

Odissea. Non c'è probabilmente termine più adatto per descrivere quanto accaduto ad un 77enne elbano, MM le iniziali, ricoverato nella giornta di mercoledì 4 aprile all'ospedale di Portoferraio per un problema neurologico per il quale è stato richiesto il trasferimento in un ospedale del continente.

La chiamata al 118 parte alle 12 e 30 circa, ma l'elicottero Pegaso è impossibilitato a volare a causa della intensa foschia che avvolge dalle prime ore del mattino tutta l'Elba, ed in particolare Portoferraio. Il primo elicottero attrezzato per il volo in queste condizioni , un mezzo dell'Esercito, sarebbe stato disponibile solo intorno alle 15.

Si contatta dunque la Capitaneria di Porto, per l'ipotesi di un trasferimento con la motovedetta della Guardia Costiera: per trasportare il paziente viene chiamata una ambulanza, che però deve arrivare da Porto Azzurro, perchè al momento  - secondo il 118 - era la prima disponibile.

L'ambulanza della Misericordia longonese arriva intorno alle 13 all'ospedale, carica il paziente e parte verso la banchina dove ad attenderla c'è la motovedetta della Capitaneria in quel momento disponibile, ma c'è un nuovo problema: il paziente è stato immobilizzato in una barella spinale, che non riesce ad entrare a bordo.

Si opta dunque per il traghetto: presa al volo la Moby Kiss delle 13,30, l'ambulanza parte verso Piombino. Qui un'altra ambulanza della Croce Rossa prende in carico il paziente, che parte verso l'ospedale di Pisa, dove verrà ricoverato nel reparto di neurochirurgia. Le sue condizioni sarebbero gravi.