Cronaca

Ordinanza anti kebab in centro storico

Il sindaco Mario Ferrari vieta per 180 giorni l'apertura di nuove attività commerciali non tradizionali o di prodotti etnici

L'esercizio commerciale in via Carducci che si sposta in centro storico

Prosegue la deriva culinaria dell'amministrazione di Portoferraio che, dopo la battaglia per la regolazione del commercio ambulante (leggasi apini dello street food) già banditi dal centro storico, interviene adesso contro l'apertura di ristoranti etnici o non tradizionali.

L'ordinanza sindacale si rifà al decreto Franceschini relativo alla tutela dei centri storici relativo alla tutela del patrimonio artistico e storico di ogni comune ma ne vuole in qualche modo anticipare gli effetti dato che lo stesso decreto è ancora in fase di approvazione definitiva. 

"Tra i punti chiave del decreto - si legge in premessa -  c'è la possibilità per i Comuni, in accordo con la Regione, di individuare zone di particolare pregio storico in cui vietare l'esercizio di talune attività commerciali che possano risultare in contrasto con la tutela del proprio patrimonio artistico e culturale".

Come queste linee di indirizzo si applichino anche a un panino non è di immediata comprensione. Il documento firmato da Ferrari compie un passo avanti e mira a contrastare "Una liberalizzazione selvaggia che ha portato a una lesione del grado di vivibilità degli abitanti dei centri storici".

Curiosa è tuttavia la tempistica dato che proprio ieri pomeriggio era in programma l'inaugurazione, in pieno centro storico, di un nuovo negozio kebab in via Cavalieri di Vittorio Veneto dove si è trasferito l'esercente che aveva la stessa attività in via Carducci.

La decisione del sindaco ha gettato nello sconforto tanto i gestori della nuova attività quanto i proprietari del fondo che vedevano a rischio da una parte l'attività commerciale (finora tranquillamente esercitata a pochi chilometri di distanza) quanto la valenza del contratto e il rispetto degli impegni presi. L'inaugurazione si è tuttavia svolta come da programma e il negozio è aperto, resta da capire ora se potrà svolgere la propria attività regolarmente alla luce delle nuove regole.

Il sindaco chiarisce questo punto: "Non è un atto contro nessuno in particolare, il fatto che un esercizio commerciale di questo genere abbia inaugurato ieri è solo una coincidenza temporale. Noi vogliamo dare un preciso indirizzo alle attività di Portoferraio perchè vogliamo tutelare il suo patrimonio culturale - commenta - è nostra responsabilità.

La normativa nazionale va in questa direzione e abbiamo fatto questo atto per evitare che ci sia una corsa all'apertura di certe attività, abbiamo anticipato quello che succederà. In questi 180 giorni faremo quindi le valutazioni caso per caso sulle nuove aperture".

L'esercizio di via Carducci salì agli onori delle cronache nel gennaio 2015 quando fu teatro di un atto vandalico portato a compimento da un 18enne portoferraiese contro le supposte avances del figlio del proprietario verso la propria sorella. In quel caso i proprietari non sporsero denuncia.