Attualità

"No ai giornali che buttano fango sull'Elba"

Il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari: "Giuste le perplessità esprese da Ruggero Barbetti. Le criticità non possono diventare un filone ideologico"

Il sindaco Mario Ferrari

Una nuova presa di posizione nei confronti dell'articolo uscito sulla edizione del 15 agosto del Corriere Elbano. Dopo quanto affermato da Ruggero Barbetti, ecco oggi quanto scrive il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari.

" Giusti i dubbi e le perplessità espresse dal sindaco Barbetti sull’ennesimo articolo denigratorio che ha colpito una nostra struttura ricettiva; pur consapevoli che le critiche, in genere, producono effetti positivi, rimane l’ovvietà che spesso e volentieri alla base di ogni articolo c’è tanto di personale e non si può più permettere che sull’Elba venga buttato fango e disprezzo.

Quello che era il giornale dell’Elba, dell’Elba in senso buono con le sue usanze, i suoi costumi, le sue tradizioni, la sua cultura; il giornale del vivere di una comunità fiera di essere isolana e forte dei valori che è capace di esprime e di custodire, oggi si è trasformato in una potenziale macchina del fango contro l’Elba e gli elbani. Vengono periodicamente messi alla berlina uomini della nostra comunità, oltreché alcune delle nostre più importanti aziende e molto altro.

Praticamente una testata giornalistica non al fianco, ma contro la nostra Isola.

Mettiamoci nei panni di una famiglia che decide di trascorrere le proprie vacanze all’Elba e che già sul traghetto legge articoli che costantemente mettono in risalto criticità e negatività del nostro territorio. Cosa deve pensare? Le criticità non vanno sottaciute, ma certo è che la criticità non può diventare un filone ideologico.

Siamo, comunque, convinti che tutti gli attori coinvolti abbiano a cuore il bene dell’Elba ancor più dei contrasti personali e politici e, quindi, è il momento di aprire una vertenza che veda protagonisti amministratori, associazioni di categoria e imprenditori per una strategia comune che sia solo di promozione dell’Elba. Non è necessario sapere chi sia il fantomatico “Mystery client”; non crediamo interessi a nessuno conoscerlo; oltretutto, tutti sappiamo che non è quello il problema".