Attualità

"No a differenze di trattamenti nelle emergenze"

Elba Salute interviene per chiedere conto ad Asl, Regione e Conferenza dei sindaci elbani dell'organizzazione estiva dei soccorsi sull'isola

Foto di repertorio

Il Comitato Elba Salute, con una nota a firma di Francesco Semeraro, interviene per  chiedere spiegazioni sull'organizzazione del soccorso sanitario all'Elba.

"All'Asl, alla Regione Toscana e alla Conferenza dei Sindaci -si legge infatti nella nota del Comitato - chiediamo di confermare o smentire se i bambini e le persone della costa orientale dell'isola avranno lo stesso 'Diritto alla Vita' dei medesimi della costa occidentale perché in base al progetto 'India' che probabilmente sarà applicato sell'Elba".

Se questo accadesse il Comitato Elba Salute giudica che come una "scellerata iniziativa, stabilisce che dal 15 Giugno a 30 di Settembre 2019 la zona occidentale (Campo, Marciana e Marciana Marina) avrà il punto PET (Punto Emergenza Territoriale) con l'ambulanza medicalizzata cioè con medico a bordo per il primo intervento sino all'arrivo in ospedale mentre la zona orientale (Rio, Capoliveri e Porto Azzurro) avranno anche loro il punto PET con l'ambulanza però con un infermiere al posto del medico che certo difficilmente inietterà l'adrenalina in caso di anafilassi (reazione allergica) o in casi di arresti cardiaci dopo aver provato la rianimazione con il defibrillatore".

Insomma Elba Salute spiega che tutti i cittadini elbani e tutte le persone che sul territorio avranno bisogno di essere soccorse meritano un equo trattamento e che quindi in qualunque zona dell'isola deve essere attivato il servizio con il medico a bordo dei mezzi di soccorso.

"Tutti i cittadini - conclude Elba Salute-  sono uguali e hanno il diritto di accedere ai medesimi servizi indipendentemente dal paese o dalla località. Con il progetto INDIA non si fa altro che aggravare le disuguaglianze di salute all'interno della nostra isola".


Area degli allegati