Cronaca

Montecristo val bene una messa

Rimbalza sulle cronache nazionali il diniego di celebrare messa nel monastero di San Mamiliano, una non notizia per chi conosce l'isola

Montecristo è tornata recentemente alla ribalta delle cronache per una messa vietata. Lungi dall'esser tornati ai tempi delle guerre fra Stato e Chiesa, si tratta a ben vedere di una storia di buon senso.

La messa negata era stata infatti quella proposta dal sindaco di Portoferraio Mario Ferrari in seguito alla sua recente visita sull'isola: una funzione da celebrare nel monastero di San Mamiliano, edificio di culto oggetto di un recente convegno sui recenti studi effettuati dall'associazione Amici di Montecristo.

Un evento che potrebbe sembrare eccezionale e tale deve essere sembrato ai colleghi del Corriere Elbano che, in un articolo firmato sotto lo pseudonimo di Alexandre Dumas (o almeno speriamo che lo sia) poi rilanciato dall'Ansa, denunciano l'atteggiamento del capo ufficio territoriale per la biodiversità di Follonica, Stefano Vagniluca che, come Celestino V "per viltade oppose il gran rifiuto" al vescovo Carlo Ciattini, argomentando che i mille posti per il 2016 erano esauriti e che, in generale, non era un'idea consigliabile.

Risposta che pare di tutto buon senso considerando che il monastero sorge su un'altura a circa 1,4 km dalla spiaggia, distanza da colmare percorrendo un ripido sentiero in salita, una fresca passeggiata sotto il sole estivo che fa salire la temperatura in questi giorni ben oltre i 30°.

Vagniluca infatti avverto che tale percorso: "Potrebbe risultare un problema per la selezione dei fedeli e per lo stesso officiante".  Una delegazione di fedeli sull'isola poi non sarebbe da prendere sottogamba nemmeno riguardo al profilo ambientale. Gli accessi, contingentati nel numero di mille all'anno, sono tali per una precisa valutazione di impatto antropico in una riserva ambientale assoluta e che si regge su un equilibrio delicatissimo. 

Vagniluca infatti commenta: "Dobbiamo prestare la massima attenzione alle regole anche perchè spesso ci sono tentativi di superare limiti che invece devono essere mantenuti. Da parte mia cerco di applicare regole che hanno dato buoni risultati, ma che non accontentano tutti: regole nei confronti delle quali c''è ogni tanto qualche tentativo di rimettere in discussione"