Cultura

Marcella, in scena per i diritti delle donne

​Contro la violenza sulle donne a Portoferraio è di scena Marcella o dell’uccisione dell’anima, organizzato dall’associazione Bruno Cucca

Da un’isola a un’isola, dalla Sardegna all’Elba per riflettere su un tema di drammatica attualità: la violenza sulle donne. 

Marcella, o dell’uccisione dell’anima, la rappresentazione teatrale che la compagnia I Barbariciridicoli di Ottana sta portando sui palchi delle maggiori città italiane, sbarca a Portoferraio il 10 marzo su iniziativa dell’associazione culturale sarda Bruno Cucca e del Comune di Portoferraio. 

Due le repliche in programma al Teatro dei Vigilanti Renato Cioni. Una alle 10,30 per gli studenti delle scuole superiori, a partecipazione gratuita, l’altra alle 21 per la cittadinanza, con ingresso a bigliettazione (10 euro platea, 7 galleria). 

Uno spettacolo molto atteso, che si colloca all’interno degli eventi programmati nel capoluogo dall’amministrazione comunale per la celebrazione della Giornata internazionale in onore della donna, l’8 marzo, e che vede scendere in campo al fianco della Bruno Cucca tre assessorati: alle Pari Opportunità, per la Cultura e alle Politiche Giovanili.

"I dati spaventosi sui femminicidi e sulle donne che in Italia nel corso della loro vita sono state vittime di una qualche forma di violenza - commenta Cristina Cucca, presidente dell’associazione - ci insegnano che sensibilizzare su questo aspetto non è mai abbastanza e che il rispetto della vita ci chiama tutti ad un’opera costante di educazione alla non violenza".

"Al di là della ragione per cui l’8 marzo viene commemorata la figura della donna - aggiunge Adonella Anselmi, assessore alle Pari Opportunità - le donne hanno sempre combattuto per far valere i propri diritti ed affermare il proprio ruolo nella società ed oggi purtroppo il fenomeno dei femminicidi presenta numeri da far rabbrividire: nel 2016 sono state 200 le donne uccise da mariti, compagni, fidanzati, figli, stalker. Mai come in questo periodo dobbiamo ricordare che non ci può essere alcun genere di violenza e dobbiamo ricordarlo anche alle donne stesse".

La compagnia I Barbariciridicoli è fin dalla nascita promotrice di una cultura teatrale di impegno sociale e civile, che proprio di recente le è valsa il riconoscimento del prestigioso premio letterario Antonio Gramsci per il testo di Iscaminaut o del figlio prodigo, uno spettacolo sull’omosessualità, la discriminazione e l’omofobia. 

"Il nostro è un teatro impegnato, con una priorità al coinvolgimento emotivo - afferma Agostino Belloni, che di Marcella è regista e autore insieme a Valentina Loche (l’attrice protagonista) - il teatro possiede la capacità di costruire un percorso in cui lo spettatore si avvicina a una storia e la sente propria e questo risultato è moltiplicato nei ragazzi, che sono in un’età formativa, spugne assorbenti".