Attualità

​L’ITCG Cerboni contro la violenza di genere

La direzione dell'istituto superiore annuncia lezioni e dibattiti per sensibilizzare i giovani studenti sul tema della violenza di genere

"La violenza contro le donne, anche nei Paesi più sviluppati, e specialmente in Italia, è diventata un’autentica emergenza. Non passa quasi giorno senza che le cronache ci riportino la notizia di omicidi e aggressioni da parte di compagni, mariti, fidanzati che non accettano una separazione e reagiscono nei confronti di chi dicono o dicevano di amare con una crudeltà inaudita. 

Molti uomini italiani di fatto rifiutano l’indipendenza femminile, l’uguaglianza tra i sessi, la piena emancipazione femminile, arrivando ad uccidere, dare fuoco o sfigurare con l’acido, emblematico il caso di Lucia Annibali, pur di ribadire il possesso della loro vittima. 

E non è solo il corpo ad essere violato: anche la mente delle donne, da parte di molti, sarebbe preferibile che fosse imbrigliata e atrofizzata. In troppe parti del mondo le donne sono ancora escluse dall’istruzione e dalla piena partecipazione alla vita civile e quindi di fatto discriminate. 

In troppe parti del mondo ancora esiste l’aborto selettivo se il feto è femmina. Contro queste violenze fisiche e culturali occorre una mobilitazione straordinaria da parte della legislazione, che curi la prevenzione e inasprisca le pene, della società civile che manifesti la sua condanna, e della scuola che educhi i ragazzi al rispetto della persona, all’affettività, al controllo dell’emotività e degli impulsi negativi.

Le docenti e i docenti dell’iTCG Cerboni, col pieno sostegno della loro dirigente Maria Grazia Battaglini, a partire da questo 25 novembre, sensibilizzeranno ancora di più i propri studenti al contrasto della violenza di genere, con lezioni, riflessioni e dibattiti e parteciperanno con le classi quinte alla rappresentazione al Teatro dei Vigilanti della pièce Rossetto Rosso, per la regia di Roberto Rossi. 

Inoltre all’ingresso della scuola verranno esposti i lavori degli allievi e una targa, pensata a fatta realizzare dalla prof.ssa Beatrice Colombi, con la seguente dicitura: In memoria di tutte le donne morte per mano di un uomo violento e/o che diceva di amarle, perché le loro storie non affondino nel silenzio ma risveglino coscienza e civiltà.