Attualità

L'altra Elba raccontata da un documentario

Si chiama "L'isola dei conquistatori" ed è andato in onda giovedì 2 novembre sul canale satellitare Mare TV, prodotto dai documentaristi di Ndr.de

Si chiama "Elba, l'isola dei conquistatori", ma avrebe tranquillamente potuto chiamarsi "L'altra Elba", il documentario di 44 minuti mandato in onda giovedì 2 novembre dalla web tv Ndr.de, emittente tedesca che fa capo al canale satellitare Mare tv.   "L'isola mediterranea dell'Elba  - scrive il sito nella sua presentazione del fimlato - è famosa per la sua ricchezza di  minerale. Qui ci sono circa 150 diversi tipi di minerali. Ed ecco  perché Napoleone ha scelto Elba come un esilio, ed è ancora adorato per questo oggi".

Una chiave di lettura della nostra isola decisamente alternativa allo stereotipo patinato del sole, mare, alberghi ed enogastronomia, ma non per questo priva di fascino.

E' un'Elba che sorprende, quella dipinta dal taglio giornalistico dei documentaristi tedeschi, un'Elba decisamente diversa dal solito, illustrata attraverso i suoi personaggi: da Luca Bellosi e la sua passione napoleonica, ai Messaggeri del Mare, da Chiessi alla cima del Monte Capanne, fino all'interno di Forte San Giacomo per mostrare il lavoro dei detenuti e la loro vita quotidiana.  Da Nico Ottanelli ed il rituale della pesca trasformato dalle tecnologie e dalle regole sulla disciplina di questo lavoro ma ancora emozionante come un tempo. E poi le miniere, dalla archeologia industriale di Rio Marina alle gallerie sotterranee di Capoliveri, raccontate mirabilmente da chi le ha vissute come Filippo Boreali. Fino alla conclusione, con il Messaggero del Mare Pierluigi Costa atteso dopo una lunga traversata da una poesia e da un gruppo di bambini sulla spiaggia di Marciana Marina. 

Un richiamo alle origini dell'isola e alla necessità di continuare a coltivare queste tradizioni, un messaggio che ci arriva da chi ci guarda con occhi disincantati e distanti dal mondo turistico. Qualcosa che a nostro avviso ci deve insegnare a raccontare e a ricordare nel modo migliore "l'altra Elba", quella che col suo fascino può attirare ed ammaliare persone per 365 giorni l'anno.