Cronaca

Legionella a bordo, ancora grave il marittimo

Nonostante i miglioramenti che hanno indotto i medici a interrompere il coma farmacologico, il marittimo Moby è ancora ricoverato in terapia intensiva

Restano gravi le condizioni del marittimo imbarcato sulla Moby Ale che nelle scorse settimane restò affetto da Legionella. L'uomo ha infatti mostrato segni di miglioramento al punto da indurre i medici dell'ospedale di Livorno dove è ricoverato a interrompere il trattamento di coma farmacologico imposto nelle prime ore ma non al punto da poter essere trasferito a altro reparto che non sia quello di terapia intensiva.

Il 44enne accusò subito un'acclarata broncopneumopatia che costrinse i medici a determinare il ricovero in rianimazione attaccandolo alle macchine per la respirazione e la dialisi. 

Circondato dall'affetto di amici e parenti si trova in ospedale da ormai venti giorni, da quando vennero scoperti valori di legionella oltre la norma nell'impianto circolazione dell'acqua di bordo sul traghetto Moby Ale che serviva la linea Piombino - Cavo. Insieme a lui furono altri i membri dell'equipaggio a essere sottoposti al trattamento antibiotico che scongiurò il diffondersi dell'infezione.

La nave stessa venne fermata al porto elbano per essere bonificata prima di essere riammessa alla navigazione, così come il resto del personale fu sbarcato e sottoposto a profilassi anti-legionellosi.