Politica

Le precisazioni di Ferrari sui documenti secretati

Il sindaco di Portoferraio interviene per precisare alcune sue esternazioni pubbliche di ieri su violazioni della privacy e documenti secretati

Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio

Dopo il Consiglio comunale di ieri mercoledì 7 Novembre a Portoferraio, in seguito ad esternazioni fatte dal sindaco Mario Ferrari, lo stesso sindaco interviene nuovamente per chiarire la questione dei documenti 'secretati'.

“Per quanto riguarda la presunta accusa ‘smontata’ riguardo alla sottrazione di documenti riservati – precisa oggi il sindaco – mi limito a ricordare quanto scritto giorni fa dal presidente del Consiglio comunale Luciano Rossi. I consiglieri comunali - faceva notare Rossi - non hanno un diritto indiscriminato e assoluto di accesso agli atti, e in giurisprudenza ci sono sentenze caratterizzate dal diniego di fornitura di alcuni documenti che violerebbero la privacy, la riservatezza e la segretezza". 

"Un documento di messa in mora inviato alla Corte dei Conti - sottolinea Ferrari - è da inserire nel novero di queste circostanze perché apre un procedimento per cui le prerogative dei consiglieri comunali vanno comparate proprio con le esigenze di segretezza e/o riservatezza non solo dell’interessato del procedimento, ma del procedimento stesso che in quei casi è di competenza sola ed esclusiva della Corte dei Conti. È sufficiente andare a ricercare le più recenti sentenze dei Tar per rendersi conto della veridicità di quanto affermato”. 

“Nel caso specifico - sottolinea ancora il sindaco - il segretario comunale, dr.ssa Bisogno, che nel 2013 ha elaborato il documento di messa in mora, è ricorso alla relativa protocollazione senza allegarne però la documentazione attinente, perché avrebbe violato la privacy e la segretezza e/o riservatezza sia del soggetto messo in mora, nonché del procedimento stesso, che non può essere diffuso, e nessuno altro informato se non il solo destinatario". 

"Ma affermare pubblicamente che questo documento oggetto di contestazione è ‘sparito’ dal protocollo, - precisa il sindaco - lasciando così intendere ai cittadini che è stato volutamente sottratto, e successivamente affermare che il documento avrebbe dovuto essere pubblico, significa non essere a conoscenza delle dinamiche delle procedure amministrative”. 

“Ecco dunque il perché della mia denuncia – conclude Mario Ferrari – e della contemporanea necessità che i cittadini siano correttamente informati sulla questione”.