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L'Avis contro i bidoni in centro storico

Dante Leonardi, presidente della sezione AVIS di Portoferraio, scrive una dura lettera per lamentarsi dell'invasione di bidoni davanti alla sede

Un bidone di troppo. Anzi più di qualcuno pare dalla documentazione fotografica che Dante Leonardi, presidente della sezione Avis di Portoferraio, ha postato sul gruppo "Portoferraio, le foto che non vorresti mai vedere" corredandole di un duro attacco contro le istituzioni responsabili della proliferazione.

Gli otto bidoncini sono infatti sul lato sinistro di via delle Galeazze, e sono arrivati quasi a coprire l'ingresso dello storico mercato coperto e la sede dell'Avis che si trova ora con la difficoltà oggettiva (la strada è stretta) e di decoro: "Prima hanno cominciato a mettere i cassonetti sotto il finestrone - scrive Leonardi nel suo sfogo - in corrispondenza del parcheggio dei portatori di handicap, e fino a li la cosa è stata tollerata. 

Poi quei cassonetti hanno preso o gli hanno dato fuoco, e nessuno si è preoccupato di risarcire o sistemare i danni provocati. Come avviene nella logica della deforestazione, si brucia per estendere le coltivazioni, così subito dopo i cassonetti sono stati collocati anche sotto l’altro finestrone, ma non si sono accontentati, ne hanno aumentato il numero fino alla prima anta del portone.

Già spesso è difficile entrare per le macchine in area oltretutto vietata, ma tanto nessuno controlla o sanziona, ora l’invasione dei bidoni che oltre ad una immagine indecorosa, restituiscono odori repulsivi, vi rendete conto cosa state facendo? Ma se ciò avvenisse davanti casa vostra cosa fareste?

Io spero che questa esternazione possa dare dei frutti - conclude il presidente Avis - se ciò non fosse, anche se la voglia sarebbe diversa, la settimana prossima, provvederò con l’aiuto dei componenti la mia famiglia, che ammonta ad oltre 700 unità, ad uno spostamento coatto".