Cronaca

L'assurdo di quel morto abbandonato

Il cadavere di un uomo morto a agosto si trova ancora nell'obitorio di Portoferraio: una disputa fra famiglia e Comune ne ha impedito la sepoltura

Non si è conclusa con la morte la triste vicenda di Vincenzo Marino, l'87enne elbano il cui cadavere lo scorso 5 agosto fu ritrovato in un appartamento dell'Albereto dopo quattro giorni dal trapasso.

La salma dell'anziano non ha infatti ancora trovato l'abbraccio della terra ma riposa da ormai 110 giorni nella cella frigorifera dell'obitorio nell'ospedale elbano. Un'impasse a cui si è giunti, pare, a causa di alcuni screzi fra l'amministrazione comunale, alla quale spetterebbe l'inumazione di resti in caso di persone indigenti, senza fissa dimora o di cui nessuno reclama le spoglie, e la famiglia di origine che vive fuori Elba.

Quale sia la causa del problema, quel che pare certa è la triste sorte di un uomo abbandonato nella morte come lo era in vita.

Come scrivemmo più di tre mesi fa infatti a dare l'allarme per la scomparsa dell'uomo fu il prete che gestisce la mensa della Caritas dove l'anziano andava spesso a consumare qualche pasto e alla quale non si presentava da qualche giorno. Un'assenza prolungata che insospettì il prelato e che, una volta arrivato davanti all'abitazione del defunto, decise di avvertire le forze dell'ordine. Intervennero sul posto, i Carabinieri di Portoferraio e i Vigili del fuoco che forzarono la porta per entrare nell'appartamento dove avvenne poi la macabra scoperta.