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Lana e sughero per pulire il mare della calata

Questa mattina al molo Elba è stato posato il banner mangia petrolio donato da Daniela Ducato a Portoferraio per pulire l'acqua della calata

Un panno di lana e sughero che assorbe l'inquinamento dal mare e che a sua volta può essere lasciato degradare in acqua. E' questo il regalo che Daniela Ducato ha fatto questa mattina a Portoferraio e che resterà per i prossimi mesi appeso alla banchina del molo Elba.

Il banner mangia petrolio completamente biodegradabile, capace di assorbire con 1 kg di prodotto fino a 14 kg di idrocarburi petrolchimici, è l'invenzione che ha proiettato le aziende della Ducato nell'elenco delle eccellenze tecnologiche mondiali e che l'imprenditrice ha voluto portare sull'isola inaugurando così il Festival del Camminare del Parco Nazionale Arcipelago Toscano.

Gli idrocarburi petrolchimici sversati a mare durante le attività operative giornaliere di navigazione (trasporto, turismo, pesca) causano il 25% dell'inquinamento marittimo totale

L'innovazione del banner ecologico sta nei materiali, geotessili realizzati in pura lana vergine di pecora sarda e sugherone, che diventano materia per assorbire gli idrocarburi petrolchimici e di biodegradarli, metabolizzando quindi questi inquinanti affollano il mare.

In un mese, questi prodotti magia-petrolio riescono a biodegradare oltre i due terzi dell’inquinante assorbito immagazzinando gli inquinanti e allo stesso tempo offrendo riparo ai microrganismi denitrificanti che naturalmente vivono e sono presenti in mare. L’acqua riattiva il metabolismo di questi batteri utili non patogeni che in perfetta armonia con la flora autoctona svolgono la loro azione di nutrirsi di idrocarburi, petrolchimici e composti azotati rilasciando l’acqua pulita.

Ogni mese i due banner verranno abbassati di 5 cm mentre la parte immersa si scioglie, garantendo un'azione di pulizia che durerà mesi per le acque che bagnano la calata di Portoferraio.