Attualità

"Inaccettabile quanto successo in ospedale"

Il sindaco Mario Ferrari commenta l'annullamento delle visite endoscopiche all'ospedale di Portoferraio lo scorso 18 aprile

"Quanto accaduto presso il presidio sanitario di Portoferraio il 18 aprile è di una gravità incredibile e le scuse pubbliche presentate non mitigano minimamente la sofferenza fisica e psicologica di chi, dopo giorni di fastidiosa preparazione, vede annullato il proprio appuntamento per problemi organizzativi. 

Questi problemi organizzativi sono emersi improvvidamente dopo ore di attesa, per interessamento di un infermiera, e sono riconducibili solo al fatto che nessun medico è venuto dal continente per eseguire le prestazioni, probabilmente per prolungamento della pausa pasquale.

Non eseguire 18 prestazioni endoscopiche per dichiarati problemi organizzativi è un episodio che riempie di interrogativi: possibile che un medico non si presenti per una prestazione programmata, tra l’altro così importante come l’endoscopia, senza che nessuno venga preventivamente informato? 

Perché non è stata data tempestiva segnalazione al responsabile del servizio o del presidio sanitario affinché si provvedesse a reperire un sostituto? Perché i miei concittadini non sono stati avvertiti in tempo del problema? 

Le prime parole che mi vengono in mente per giustificare una simile evenienza sono disorganizzazione e incuria associati al disinteresse per il proprio lavoro, nonché mancanza di senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che continuano ad affidarsi alla sanità pubblica. 

Le scuse, a firma Azienda USL Toscana nord ovest, non indicano alcun responsabile di quanto accaduto, nessun responsabile della disorganizzazione del servizio, tantomeno una ragionevole giustificazione, e come se non bastasse per tentare di rimediare si invitano 18 pazienti a recarsi a Piombino per cercare la stessa prestazione, come se non fosse stato più semplice disporre che l’operatore si trasferisse all’Elba per un giorno per risolvere il problema di tutti i pazienti. 

I miei concittadini hanno diritto alle scuse, ma non alle vostre, bensì alle mie e di tutte le persone che con me condividono la responsabilità dei servizi sanitari territoriali. 

Sono certo che anche in questa occasione non riceveremo alcuna risposta da coloro che si sono assunti la responsabilità di far funzionare efficacemente la sanità elbana e non solo, ma il vostro perdurante silenzio, associato a quello di tutti gli altri organi istituzionali che dovrebbero sollevarsi per quanto sta accadendo, non riuscirà a tacitarmi per ricordare i ritardi, le inadempienze ed il disinteresse verso la sanità delle strutture più periferiche, fino a far sentire la voce della protesta in ogni sede istituzionale".