Politica

Il presidente Giani in visita all'Elba

Il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani visiterà incontrerà i sindaci elbani, con lui il consigliere Gianni Anselmi

Prosegue il tour istituzionale del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani nei Comuni della Toscana. Il presidente dell’assemblea toscana sarà in visita ai Comuni dell’isola d’Elba domani, mercoledì 7, e giovedì 8 settembre, accompagnato dal presidente della seconda commissione Gianni Anselmi.

E proprio Anselmi spiega le finalità di questa visita: "Vogliamo visitare tutti i comuni. Considero molto importante questa visita che consente alle amministrazioni di mettere in campo le varie questioni che riguardano la Regione, questioni che conosciamo bene: dai collegamenti alla sanità allo sviluppo delle imprese e dell'insularità in generale. Non a caso nel piano di sviluppo regionale c'è una sezione dedicata all'arcipelago.

Dobbiamo evitare che gli elbani non si sentano parte della comunità regionale. Dall'inizio della legislatura stiamo lavorando per questo e per considerare l'Elba una straordinaria opportunità di sviluppo invece che solo una meta di vacanza. Il nostro impegno e i risultati ai quali puntiamo vanno in questa direzione".

"Appena la settimana scorsa abbiamo vissuto in modo straordinario la Giornata degli Etruschi - ha commentato Giani - ovunque io sia andato in visita per celebrare quella che fu la civiltà che portò l’Italia all’Età del ferro, è stato d’obbligo ricordare che ciò avvenne perché il metallo proveniva dall’Elba che poi arrivava a Populonia dove era trasformato e commercializzato". 

"Nei 2500 anni di storia della Toscana – ha continuato il presidente – quest’isola ha recitato un ruolo fondamentale ed è quindi elemento di centralità nel profilo, nell’immagine e nell’identità della nostra regione". 

"Andremo lì per capire cosa possiamo fare, come Consiglio, per dar voce ai problemi di un territorio estremamente importante". Secondo Giani servono politiche "più mirate per l’Elba e per tutte le altre isole". 

Il presidente ha infine osservato che "otto comuni sono troppi. Ritengo però che i processi di integrazione debbano essere condivisi". Anche alla luce del voto referendario, per il presidente del Consiglio regionale una soluzione praticabile sarebbe quella di "portare a tre il numero delle amministrazioni comunali sull’isola".