STOP DEGRADO

Piazzetta Pietri, "a quando la sicurezza?"

Riccardo Nurra segnala la necessità di bonificare la zona e metterla in sicurezza dato che si trova vicino ad una scuola e ad un supermercato

"Oramai si è detto e ripetuto tante volte che noi a Cosmopoli siamo speciali. Quando vediamo nel nostro paese qualcosa di nuovo che è brutto, subito ci indigniamo e proviamo un senso di fastidio per un nuovo sconcio; poi, piano, piano ci adattiamo, ci abituiamo e non ci facciamo quasi più caso. Oggi parliamo della zona di piazzetta Pietri".

La segnalazione arriva da Riccardo Nurra che spiega: "Non sarà il centro storico, ma è pur sempre una zona molto frequentata: una scuola, un supermercato, una scuola guida, l'Aci e in mezzo a tutto ciò, come una balena arenata e agonizzante, la struttura del vecchio glorioso Cinema Pietri. E allora cosa è stato fatto per bonificare la zona e metterla in sicurezza? C'è stata messa la fettuccia biancorossa".

"La fettuccia - prosegue Nurra - è come la “bomba” di quando eravamo piccini e si giocava a “rimbiattarelli”, quella ci liberava e così fa la fettuccia, messa quella siamo a posto come il diamante: “è per sempre”. E' come le quattro frecce delle auto che quando le accendiamo si pensa di poter far di tutto. Si, ma ora non c'è più neanche quella: è tutta strappata". 

"E questo sarebbe eventualmente il modo di impedire a dei ragazzini di passare nella zona pericolosa? - aggiunge Nurra - Qualcuno potrebbe rispondere che è una segnaletica temporanea, ma non è così. Sono anni oramai che quei brandelli sventolano alla brezza. E non diamo la colpa al Covid che ce n'ha tante, ma questa no. So che la struttura non è del Comune, ma la responsabilità per la sicurezza dei cittadini e del decoro si. E allora vogliamo aspettare dell'altro? C'è sempre bisogno che qualcuno lo faccia notare?"

"Magari “temporaneamente” isoliamo la zona pericolosa con un robusto tavolato o dei pannelli, perché si pensa che la fettuccia sia per sempre, ma non è così. E noi, oramai soliti “barocci”, ci siamo abituati, stiamo zitti e facciamo finta di niente. Toc, toc, toc. C'è qualcuno in Biscotteria?", conclude Nurra.


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