Attualità

I dubbi del Comitato Elba Salute

Il Comitato si rivolge all'assessore regionale Saccardi e sottolinea il dovere per le istituzioni di garantire una buona sanità anche all'Elba

Il Comitato Elba Salute interviene per esprimere preoccupazione per le sorti del reparto di Chirurgia dell'Ospedale di Portoferraio, sulle cui sorti l'assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi, nei giorni scorsi, aveva invece annunciato che avrebbe mantenuto gli impegni già presi con i cittadini elbani, rispondendo ad una nota dell'Associazione forense elbana.

"La sanità pubblica - scrive il Comitato Elba Salute - non è solo annunci e propaganda o attacchi violenti a chi le fa notare le discrepanze esistenti tra i livelli assistenziali degli elbani e quelli degli abitanti della vicina costa Tirrenica". 

"Assessore - prosegue il Comitato - forse è lei che deve giustificare non la propria esistenza ma il proprio operato e le proprie decisioni riferite alla sanità pubblica elbana che essendo un'isola, quindi disagiata, deve mantenere i migliori livelli assistenziali e una efficiente rete di emergenza/urgenza con dei servizi ospedalieri di pronto intervento proprio per far fronte a quella legge Balduzzi a cui vi ispirate quando vi fa comodo"

"Ed è un dovere - sottolinea il Comitato - per l'Azienda sanitaria e della Regione mantenere anche per l'Elba quei livelli assistenziali già in essere sulla terraferma Toscana".

"Assessore Saccardi, - afferma il Comitato - lei si innervosisce quando i cittadini e forse anche l'Associazione Forense Elbana mettono in dubbio i suoi precisi impegni nei confronti dell'Elba ma i trascorsi ci danno per ora ragione. scuola infermieri, pronto soccorso e camera Iperbarica, ortopedia, rinnovo attrezzature - arredi e macchinari diagnostici. Ora ci viene ad annunciare che il declassamento della chirurgia è solo temporaneo in quanto l'unità operativa complessa (Uoc) dovrebbe (si badi bene al verbo) dovrebbe essere ripristinata in futuro nell'ambito della discussione del nuovo piano sanitario Regionale".

"Noi di Elba Salute, - sottolinea il Comitato - come il Sindacato Uil, le abbiamo fatto notare che nulla impedisce all'Azienda Sanitaria di revocare la delibera che sopprime l'Uoc e ripristinarla sempre che ci sia il consenso della Regione quindi il suo. Come fa notare la UIL nella persona del Signor Paolo Camelli, lo stesso decreto Balduzzi e la legge 84 della Regione Toscana prevedono già delle deroghe alla soglia di popolazione per le aree disagiate e isole".

"La qualità, in sanità, - affermano - non si deve pagare ma si deve garantire a tutti, ciascuno in base alle sue necessità, perché non ci sono pazienti di serie A o di serie B. Assessore come vede la legge e le norme per non toccare l'operatività della nostra chirurgia ci sono, forse non c'è una sua specifica volontà di mantenere una efficiente e autonoma chirurgia all'Elba come è già avvenuto per l'ortopedia".

E infine arriva un richiamo ai sindaci elbani:  "Sindaci...non c'è solo la Gat ma anche la sanità pubblica!"