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Giovani elbani sfrecciano su due ruote

Grande successo per la prima edizione 2016 della Scuola Federale Motorally che si è tenuta dal 4 al 6 marzo. Fasola: "Risultato molto positivo"

L’ex campione di enduro e tecnico federale Fabio Fasola ha coordinato uno staff di istruttori della Federazione Motociclistica. Numerosi briefing e tante ore off road per spiegare ai partecipanti come funziona un Motorally, la corretta impostazione in sella, le tecniche di guida e tutti i segreti della navigazione con il road book. 

Al fianco di Fasola, hanno seguito gli allievi sul campo gli istruttori federali Nazzareno Falappi e Massimo Chinaglia e la pluricampionessa italiana e vicecampionessa mondiale Serena Ghione. Il tecnico federale Maurizio Milana ha curato la preparazione atletica e dispensato preziose nozioni per seguire una corretta alimentazione, soprattutto prima e durante la gara. 

La formula della Scuola, ormai supercollaudata, prevede una didattica severa e personalizzata, frutto della grande esperienza di Fabio Fasola, primo in Italia - dall’inizio degli anni ’90 - a fare dell’insegnamento del fuoristrada una disciplina strutturata, utilizzando location d’eccezione e tecniche specifiche di apprendimento, training e perfezionamento. 

Venticinque i partecipanti, tra i giovani, si sono fatti notare gli elbani Mattia Corsi, Tommaso Meo ed Emanuele Parrini, mentre Anna Ghiraldini e Raffaella Cabini hanno già confermato la propria partecipazione al Campionato Italiano Motorally la cui prima prova è attesa il 10 aprile a Cascia, in provincia di Perugia. Gli Under 23 e le ragazze hanno avuto la possibilità di partecipare alla Scuola gratuitamente.

Importante per l’eccellente riuscita di questa edizione è stato l’intervento di Stefano Frassini, presidente del Moto Club Isola d’Elba, e di Roberto Zanetti che ha presentato l’innovativo road book elettronico, ultima evoluzione di questa strumentazione nel mondo dei rally raid.

"Abbiamo cercato di trasmettere l’esperienza accumulata in tanti anni di gare - ha detto Fabio Fasola a fine corso - chi si avvicina per la prima volta al mondo del Motorally pensa che sia necessaria solo una buona navigazione e spesso trascura la tecnica di guida. È un errore madornale, entrambi gli aspetti vanno allenati e perfezionati. 

Una buona tecnica permette di non affaticarsi, di guidare in sicurezza ed essere pronti alla lettura delle note. Bisogna trovare quella confidenza, quel feeling tra guida e strumentazione che consente di essere veloci ma precisi. Sotto questo aspetto devo dire che le nozioni trasmesse sono state interpretate fin da subito con attenzione e il risultato è stato molto positivo - ha concluso Fasola rivolgendosi agli allievi - questa è una delle cose di cui un istruttore va più fiero".