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Garfagnoli: "Serve l'Osservatorio turistico"

Il consigliere delegato della GAT spiega che il Comune di Portoferraio si è proposto come ente di coordinamento dell'Osservatorio e quali compiti ha

Marino Garfagnoli, consigliere comunale di Portoferraio e delegato Gat

Dopo l'intervento dell'amministrazione comunale di Portoferraio che chiede un cambio di passo e una nuova riorganizzazione della Gestione associata del turismo elbano (leggi qui l'articolo), per comprendere meglio quale sia il nuovo modo di porsi rispetto al turismo a cui invita l'amministrazione portoferraiese, abbiamo chiesto a Marino Garfagnoli, consigliere e delegato alla Gat del Comune di Portoferraio, di spiegarci quale sia la direzione indicata.

"Come Comune di Portoferraio da oltre un anno abbiamo iniziato a chiedere alla Gat la costituzione dell'Osservatorio turistico di destinazione - ha dichiarato Garfagnoli a QUInews Elba - e abbiamo anche presentato una bozza di regolamento. Su questo sono stati fatti più incontri ma per vari motivi c'è stato un ritardo della Gat nell'istituire questo importante strumento che è previsto per gli ambiti turistici dalla nuova legge regionale. Ora in una delle prossime sedute della Gat sarà approvato il regolamento".

"Il Comune di Portoferraio si è proposto di essere l'ente che coordina l'Osservatorio - ha spiegato Garfagnoli - perché è necessario distinguere tra quello che è la Gat, che gestisce il contributo di sbarco, e l'Osservatorio turistico che è lo strumento per individuare le esigenze del territorio, e le conseguenti azioni, che deve avere un equipe di persone esperte che lavorano su dati certi che arrivano dalle varie fonti, dati che devono essere analizzati scientificamente, monitorati e resi leggili ed interpretabili. Poi sulla base di questi dati l'Osservatorio può fare proposte concrete su quello che sono il prodotto e l'offerta turistica".

"E' l'Osservatorio di destinazione turistica - ha sottolineato Garfagnoli - che deve definire i prodotti turistici e dare indicazioni su quelli che sono vincenti. La promozione è di competenza regionale anche se ovviamente alcune azioni di promozione, viste la particolarità dell'isola d'Elba, possono essere messe in campo ma devono sempre coordinarsi con Toscana Promozione".

Riguardo allo smart working, che è una delle proposte che stanno avendo successo in varie destinazioni turistiche, abbinando svago e lavoro Garfagnoli ci ha spiegato che "al momento ci sono sicuramente alcune realtà all'Elba che sono in grado di fare questo ma ci vogliono strutture ricettive attrezzate e offerte mirate in questo senso, oltre che una connettività omogenea su tutto il territorio, cosa che ancora non è stata completata".