Attualità

Fosso Madonnina, "scarichi domestici non trattati"

Arpat ha pubblicato i dati del monitoraggio effettuato nel Fosso della Madonnina a Portoferraio. La relazione completa e l'invito rivolto al Comune

Fosso della Madonnina (foto di Arpat)

Arpat, l'Agenzia regionale per il controllo ambientale della Toscana, oggi ha reso noti, pubblicandoli sul proprio sito web, i risultati del monitoraggio eseguito nelle acque del Fosso della Madonnina, a Portoferraio, i cui sversamenti erano stati oggetto di varie segnalazioni (vedi articoli correlati).

Qui di seguito pubblichiamo la relazione completa di Arpat.

Il fosso della Madonnina, che scorre a sud del centro di Portoferraio all'Isola d'Elba, si immette nella parte centrale del golfo in cui ricade il divieto permanente di balneazione per zona portuale; l’area omogenea adiacente lato SE, adibita alla balneazione, è denominata Terme di San Giovanni.

Il fosso riceve lo scarico depurato del nuovo impianto di depurazione delle acque reflue urbane di Schiopparello, che risulta essere l’unico noto e regolarmente autorizzato (da febbraio 2019).

Il 22 maggio 2019, tecnici di ARPAT hanno effettuato - in collaborazione con operatori ASA - un’ispezione con campionamento delle acque del fosso per la determinazione degli indicatori batterici di contaminazione fecale, gli stessi utilizzati per valutare la balneabilità delle acque.

L’indagine era rivolta a definire lo stato qualitativo delle acque del fosso e della rispettiva zona di foce. I punti di campionamento sono riportati nella seguente mappa.

Foto da www.arpat.it

Foto da www.arpat.it



Dai risultati ottenuti è emerso quanto segue:

Foto da www.arpat.it

Foto da www.arpat.it

Valutazioni conclusive

Il fosso della Madonnina presenta una contaminazione batterica fecale in tutto il tratto esaminato, da monte dello scarico del depuratore fino alla foce. La densità batterica fecale tende ad aumentare da monte a valle.

Lo scarico del depuratore risulta adeguatamente trattato e non apporta alcun contributo alla carica batterica rilevata nelle acque del fosso.

La situazione rilevata è complessivamente compatibile con la presenza di scarichi domestici non trattati e non identificati, sin dal tratto più a monte, con un incremento del loro apporto verso la parte terminale del canale.

La contaminazione rilevata alla foce del fosso rappresenta un pericolo potenziale per l’idoneità delle acque di balneazione.

Al fine di rimuovere il rischio igienico sanitario rappresentato dalle acque del fosso è opportuno che l’amministrazione comunale proceda ad individuare gli scarichi domestici irregolari che sversano nel fosso. In molti casi questi scarichi possono essere veicolati da tubazioni o canalette adibite al drenaggio delle acque meteoriche.

Il controllo delle acque di balneazione, effettuato mensilmente dal mese di aprile presso il punto denominato "Terme di San Giovanni", è risultato a tutt’oggi regolare.