Politica

Festa della Toscana, l'Elba dimenticata

Nunzio Marotti, insegnante del Foresi, scrive una lettera denunciando la mancanza di appuntamenti istituzionali sull'isola per la Festa della Toscana

"Caro Direttore,

Oggi 30 novembre è la Festa della Toscana. Sicuramente per mia distrazione, non sono a conoscenza di iniziative nella nostra isola. Ogni anno, dalla sua istituzione, nella regione sono state organizzate manifestazioni sui temi di volta in volta indicati. 

A dire il vero, alcune manifestazioni sono apparse estemporanee o sfarzose. Ma in generale le istituzioni locali e le realtà dei territori hanno partecipato cercando di viverne lo spirito sottolineando il senso di appartenenza alla comunità, valorizzando le realtà locali e coinvolgendo un gran numero di persone di tutte le età, a partire dalle scuole. 

Sullo sfondo delle diverse iniziative resta l'attenzione ai diritti umani, alla pace e alla giustizia. In particolare, ai temi della pena di morte e della pratica della tortura che, il 30 novembre del 1786, il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo abolì riformando il codice penale. 

Si tratta di argomenti attuali: la pena di morte esiste ancora in molti Paesi del mondo e in altri, come l'Italia, si incontrano difficoltà per l'approvazione di una legge sul reato di tortura.

L’edizione di quest'anno è dedicata a Modernizzazione e riforme dall’età del Granduca Pietro Leopoldo con particolare riferimento all’istituzione delle comunità, alle bonifiche ed alle infrastrutture. 

Un'opportunità di riflessione sul senso di comunità e sul ruolo delle sue istituzioni, sull'attenzione al territorio, in chiave paesaggistica e culturale. Penso ai luoghi dove questi argomenti potrebbero essere affrontati. Prima di tutto le scuole, luogo di convivenza delle diversità, palestra di democrazia e ambienti di progettualità formativa. 

Poi, l'associazionismo, nella sua varietà di proposte e attività, nell'attenzione alle persone, soprattutto agli ultimi. Infine, l'ente locale, con le sue competenze e il ruolo di rappresentanza e programmazione. Scuole, associazioni, ente locale: un insieme di occhi (punti di vista), orecchie (capacità di ascolto dei bisogni), intelligenze (per capire e discernere), volontà (per assumersi la responsabilità delle decisioni), mani (per fare).

Grazie per l'ospitalità".