"Barbetti, calato dalle colline capoliveresi grazie a Nocentini, si lamenta della macchina amministrativa che ha trovato, costruita, secondo lui, per non far governare e di aver trovato il deserto in tutti i settori. Come tutti quelli che non sanno fare, danno la colpa agli altri… è un modo infantile per fuggire dalla verità: hanno tutti gli strumenti per gestire grazie ai sacrifici fatti negli ultimi anni e del percorso di ricostruzione che non è finito, come abbiamo detto più volte".
Il gruppo di minoranza Angelo Zini Sindaco replica alle ducati dell'assessore Ruggero Barbetti sull'organizzazione della macchina amministrativa comunale di Portoferraio.
"Alcuni uffici sono sicuramente da ricostruire, ma altri sono clamorosamente colmi di personale; - spiega la minoranza -allora che vengano fatti gli atti consentiti dalla legge per attivare una riorganizzazione interna subito, come già era previsto dal nostro progetto di gestione. Forse Barbetti ha un altro problema: un Comune con Dirigenti a cui dare indirizzi e programmazione e poi fare le verifiche per lui è inconcepibile, serve una macchina a sua immagine e somiglianza così come è sempre stato abituato ad avere nelle sue precedenti stagioni politiche".
"Noi avevamo garantito struttura alla macchina comunale attraverso varie misure: nomina delle figure apicali nelle 3 aree – i dirigenti – oltre a numerosi funzionari qualificati; il Segretario Comunale; inserito 25 persone nuove; posto rimedio alla difficoltà della presenza del comandante dei vigili urbani; esternalizzato la manutenzione della città con un accordo quadro con la partecipata Cosimo de’ Medici (del quale oggi si serve il Consigliere Fornino). Ad oggi manca il dirigente tecnico: che lo nominino! Hanno un segretario comunale e vanno fatte le selezioni per ricoprire i vuoti lasciati da chi è uscito per aver vinto concorsi o per pensionamenti, come succede in ogni comune. Solo l’Ufficio Tecnico dispone di 14 unità e in ogni settore c’è la copertura garantita: sono retti dai dirigenti che hanno a disposizione numerosi dipendenti e ci sono tutte le condizioni per operare ma probabilmente non riescono a dare una nuova organizzazione attraverso gli apicali presenti oggi: va saputo fare e lì viene il bello".
"Con i programmi avviati da tempo la precedente Amministrazione ha lasciato accordi e contratti definiti con le proprie società partecipate per l’organizzazione e la gestione di alcuni servizi essenziali: la manutenzione del territorio e degli edifici comunali (Cosimo) la gestione dei contenitori culturali (Cosimo), la gestione pubblica della Marina in Darsena (Cosimo), la gestione della riscossione dei tributi e delle entrate comunali (IDEA); tutte iniziative definite da tempo, comprese nel piano di risanamento finanziario, con gli obiettivi di ridurre la spesa e incrementare i posti di lavoro. La struttura organizzativa del Comune di Portoferraio ha questo impianto da molto tempo e anche chi ci ha preceduto – che ora l’attuale sindaco ha nominato suo consigliere politico – lo sa bene. Allora parliamo chiaramente: si vuole gestire, dentro il Comune e fuori dal Comune, secondo un modello diverso? Lo si dica apertamente e in modo trasparente alla città indicando i tempi necessari, in quale modo e con chi organizzare il sistema, e non scaricando le responsabilità dei rischi dell’impasse su chi c’era prima", concludono dal gruppo Zini.