Attualità

Fosso di Concia, "servono interventi urgenti"

Un cittadino della zona ha inviato una lettera al sindaco e alle istituzioni coinvolte. "La prossima volta sarà una catastrofe"

Con una lettera inviata al Sindaco di Portoferraio, al Vice Prefetto di Livorno - Sez. Distaccata Elba, e per conoscenza ai Responsabili Ufficio Tecnico e Protezione Civile Comune di Portoferraio un cittadino della zona colpita dal nubifragio segnala gli interventi urgenti da effettuare per scongiurare una situazione ancora più critica alla prossima ondata di maltempo.

Qui di seguito il testo della lettera: 


"Con la presente sono a richiedere interventi urgenti nell'ambito del Fosso della Concia, con particolare attenzione alla tombatura del fosso in prossimità dell'incrocio tra la S.P. per l'Enfola e Via della Sghinghetta.


Premesso che:
Già in data 13/09/2023 segnalavo a mezzo PEC indirizzata all'allora sindaco Zini e all'allora Assessore ai lavori pubblici Lupi
le criticità dovute alla condizione del corso d'acqua e sopratutto della tombatura che non aveva più altezza necessaria
per far scorrere le acque.


Nella stessa pec segnalavo il crollo dell'argine nel lato sud del fosso in concomitanza dell'area verde che confina con il giardino
dei condomini che iniziano da Via della Sghinghetta 2 (dove risiedo e risiedevo già a suo tempo).

Specifico che già negli eventi alluvionali del Febbraio 2025 il Fosso ha esondato investendo con ondate di acqua e fango
i giardini e i nostri magazzini/ripostigli adiacenti al nostro condominio trovando sfogo solamente e per fortuna dal cancello pedonale
che è situato al civico 2 di Via della Sghinghetta ed inondando in seguito la strada sottostante per allagare Via della Sghinghetta e Concia di Terra.

Specifico che il Comune in seguito agli eventi di Febbraio ha incaricato la ditta Ecoris con un sistema di aspirazione e drenaggio per
pulire la tombatura, ma che tale intervento non è stato sufficiente al ripristino di una adeguata altezza sotto la tombatura
e che inoltre le sabbie e i fanghi sono rimasti all'interno della rotatoria stradale pronti per ricaderci all'interno.

Inoltre nessun intervento è stato effettuato sugli argini o sui muri di contenimento, e nello specifico nelle due parti di muro crollate
da cui l'acqua ha esondato in tutti i fenomeni alluvionali e che comunque il reticolo minore a monte è sempre rimasto otturato e non pulito dopo il Febbraio scorso, nonostante fosse evidente che la situazione era grave e necessitasse di interventi radicali ed immediati.

Il Fosso della Concia è esondato nuovamente fino ad investire le nostre proprietà e solo per pochi centimetri non ci ha invaso le case
anche negli ultimi due episodi di Pioggia del 9 Settembre pomeriggio e nuovamente il 10 Settembre al mattino.

Nonostante fosse più che evidente la situazione di emergenza non si è visto alcun mezzo pesante a rimuovere i detriti dal fosso fino alla domenica 14
giorno in cui sono state posizionate delle ruspe all'interno della rotatoria di Via della Sghinghetta,
tali mezzi hanno iniziato a rimuovere le sabbie e i fanghi dalla parte di fosso scoperto all'interno della rotonda ma improvvisamente dopo poco
hanno cessato ogni lavoro e ad oggi 17 Settembre sono ancora all'interno della rotatoria senza effettuare alcun lavoro.


Aggiungo che chi ha interrotto i lavori qualunque sia il motivo, trattandosi di lavori emergenziali dovrà assumersi
le responsabilità di cosa succederà per aver interrotto la rimozione dei detriti.

Aggiungo inoltre che le modalità di taglio della vegetazione da parte del Consorzio di Bonifica è quanto meno assurda
in quanto tutto il tagliato viene lasciato all'interno dei fossi e con le piogge il materiale scorre a valle fino a tappare le tombature e per riversarsi
in seguito in mare.

Basti vedere le condizioni della darsena di Portoferraio dove Permare è dovuta stare per giorni a rimuovere residui di canne.

Al prossimo episodio di piogge intense la situazione sarà catastrofale se non si inizia immediatamente a rimuovere terra
dal corso d'acqua e da sotto le tombature oltre che a ripristinare subito l'argine crollato e sarà a questo punto necessario che l'autorità giudiziaria proceda ad individuare di chi sono le responsabilità passate ed attuali per i danni
e il terrore che stiamo continuamente subendo noi della Sghinghetta come gli abitanti di Concia di Terra, Cementeria e Carburo".

Lettera firmata