Politica

Le minoranze chiedono un accesso agli atti

"Bene Comune" e "Angelo Zini Sindaco" chiedono conto di un incarico affidato ad una società di investigazioni e di recupero crediti

Palazzo municipale di Portoferraio

Con una richiesta formale di accesso agli atti inoltrata il 25 Luglio, i gruppi consiliari di minoranza "Bene Comune" e  "Angelo Zini Sindaco" fanno sapere che "intendono fare chiarezza su quella che appare come una grave decisione dell'Amministrazione in carica".

"Attraverso due successive determine della Dirigente Responsabile dele Risorse Umane, infatti, in applicazione di una nota del Sindaco, - spiegano i gruppi di minoranza - viene incaricata una ditta esterna che si occupa di investigazioni private e aziendali per individuare e prevenire comportamenti scorretti da parte di dipendenti. Impegno di spesa per il servizio 14mila euro". 

"Al di là del fatto che nell'atto non vengono citate le motivazioni dell' incarico, la decisione appare ad un tempo insufficiente e sproporzionata: insufficiente perché, se a conoscenza di eventuali e singoli comportamenti perseguibili, il referente naturale sarebbe l'Autorità Giudiziaria; sproporzionata perché, ignorando le corrette relazioni sindacali, insinua il sospetto sull' insieme dei dipendenti del Comune di Portoferraio", concludono i due gruppi di minoranza.

Qui di seguito pubblichiamo la richiesta di accesso agli atti.

"Viste:– la Determinazione n. 254 del 29 maggio 2025, pubblicata all'albo Pretorio del comune il 24 luglio 2025, dopo ben due mesi, avente ad oggetto: “Affidamento del servizio verifica risorse umane CIG: B713AF3B2B”

– la Determinazione n. 338 del 24 luglio 2025, pubblicata all'albo nella stessa data, avente ad oggetto “Affidamento del servizio verifica risorse umane. Integrazione. CIG: B7BDA9D1A7

Premesso che - con la determina n. 254/2025, nel richiamare la nota redatta dal Sindaco pro-tempore prot. n. 15640 del 27 maggio 2025, la Dirigente Responsabile del Servizio Risorse Umane, Dott.ssa Rossi Antonella, affida un servizio alla Ditta....omissis..., impegnando la spesa complessiva di Euro 1.159,00, senza specificare, nelle premesse, con chiarezza la motivazione e gli obiettivi specifici dell'incarico, il soggetto creditore (l'impegno di spesa riporta infatti nella descrizione del creditore “creditori diversi”), e le ragioni della sua scelta (viene riportato nel testo "Dato atto che l'affidatario è in possesso dei requisiti generali e speciali come previamente riscontrato tramite e ha esperienza nell'esecuzione delle prestazioni oggetto del presente affidamento”. Riscontrati i requisiti tramite cosa? ).

Sempre nella premessa dell'atto viene erroneamente riportato “Considerata la necessità di garantire il servizio di assistenza domiciliare dato atto che la mancanza dello stesso provocherebbe un danno certo e immediato all'utenza, la quale ne ha necessità in quanto anziana, disabile e spesso versa in condizioni di non autosufficienza”. Sicuramente un errore nel “copia-incolla” ma che fa rilevare la superficialità con cui vengono adottati gli atti che, per la loro natura, devono rispettare i principi della correttezza e trasparenza per garantire il controllo democratico dei cittadini nei confronti dell'azione amministrativa.

- Con la Determina successiva n. 338 del 24 luglio 2025 viene formalizzato l'incarico e impegnata l'ulteriore spesa di euro 12.850,66.

Per quanto riportato nella premessa i sottoscritti consiglieri dei Gruppi consiliari di opposizione, ai sensi dell’art. 43, c. 2, D.Lgs. 267/00

chiedono – il rilascio di copia della nota del Sindaco prot. n. 15640 del 27 maggio 2025 e di tutta la documentazione inerente;

– la motivazione che ha spinto l'Amministrazione comunale a prendere una decisione così onerosa anziché rivolgersi direttamente all'Autorità Giudiziaria.

A tal fine, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere e di falsità negli atti, richiamate dall'articolo 76 del Decreto del Presidente della Repubblica 28/12/2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti sulla base della dichiarazione non veritiera, i sensi dell'art. 75 del medesimo D.P.R. 445/2000;

dichiarano che le copie, gli atti e i documenti richiesti saranno utilizzati esclusivamente per l'espletamento del mandato elettivo ricoperto, con il rispetto del segreto nei casi specificamente determinati dalla legge".

I consiglieri del gruppo consiliare "Bene Comune" 

Marcella Merlini

Daniele Palmieri

I consiglieri del gruppo consiliare "Angelo Zini Sindaco"

Angelo Zini 

Cosetta Pellegrini

Paolo Andreoli