Politica

Festa di Liberazione, "una festa fuori dal coro"

Conclusa la festa il Rifondazione Comunista Elba commenta le attività che si sono svolte

"C’è chi non si rassegna, chi rifiuta di chiudersi in casa ed urlare sui social la propria frustrazione ed impotenza. C’è un pezzo della nostra comunità che pensa che contro una politica di guerra e di ingiustizia, di devastazione ambientale e sociale, sia utile un impegno personale e collettivo. Questa comunità si è incontrata per il secondo anno consecutivo alla Festa di Liberazione organizzata dal Circolo Isola d’Elba di Rifondazione Comunista. Una comunità che si emoziona quando Danilo Alessi rievoca la figura di Enrico Berlinguer e le sue visite all’Elba e che si unisce nella “pastasciutta antifascista” per ricordare il tragico periodo della guerra, la caduta del fascismo, il sacrificio di tante vite innocenti e la speranza di libertà e giustizia che ha ispirato la guerra di liberazione partigiana e la nostra Costituzione".

Lo scrive in una nota il Partito della Rifondazione Comunista, Circolo Isola D’Elba.

Una comunità che raccoglie fondi per il popolo palestinese (anche con una bellissima mostra di pittori e scultori), che segue con attenzione le parole del Prof. Cambi e del Dott. Rinaldi durante il dibattito sull’Overtourism, il racconto del pacifista Alfio Nicotra del tentativo di portare aiuti a Gaza attraverso il valico di Rafha e l’intervento di Costanza dei Giovani Comuniste/i sui problemi dei giovani nella nostra isola. Il centro politico della festa sono stati infatti gli incontri-dibattito. Nulla di più lontano dai comizi senza possibilità di contraddittorio a cui ci hanno abituato da tempo i vecchi politici mainstream tipo Meloni e Giani. Alla Festa di Liberazione possono parlare tutti/e come è giusto che sia. E allora può capitare che tra il pubblico appaia il neo-direttore dell’Ospedale di Portoferraio ed inizi a discutere con cittadini e rappresentanti di enti e comitati sul futuro della sanità all’Elba, o che il Sindaco di Portoferraio, durante il dibattito sui trasporti marittimi, si lasci scappare la promessa di un Consiglio Comunale straordinario su questo tema tanto trascurato quanto vitale per il nostro territorio. Tutti i dibattiti (Sanità – Pace – Overtourism – Trasporti) sono stati di grande qualità, interessanti e costruttivi. Ma una festa che si rispetti è anche musica e l’edizione 2025 si è caratterizzata per un’offerta assolutamente di qualità: si è passati dalla meravigliosa esibizione dell’ensemble Koralé al rock trascinante dei Mistral; abbiamo ballato con Roberto “Relato Zero” e la Dj Crazy Cat e siamo rimasti estasiati dalla esibizione de “I Tornabuoni”.  Ovviamente ad una festa non può mancare il cibo e l’offerta del ristorante popolare è stata davvero varia e di ottima qualità. 

"La Festa di Liberazione è l’unica all’Elba che propone, accanto ai piatti tradizionali e alla brace, una cucina vegetariana e vegana anche con prodotti a Km Zero. Ringraziamo tutte le volontarie e volontari che hanno profuso le loro energie ed intelligenze per rendere possibile questo evento così riuscito. Ringraziamo tutte le persone che sono venute a visitare la festa che noi di Rifondazione non viviamo come un momento esclusivamente nostro ma come uno spazio di tutta quella sinistra non omologata che, in una società sempre più divisa tra le élite e il popolo, ha scelto di stare dalla parte di quest’ultimo. Per la Festa di Liberazione ci vediamo nel 2026", conclude Rifondazione.