Elezioni

De Rosas, in primo piano la sanità

Simone De Rosas, candidato del Pd a consigliere regionale, ha parlato delle sue prioritá per il territorio elbano

Simone De Rosas, segretario Pd Val di Cornia Elba e candidato

Stamattina, alla libreria MardiLibri di Portoferraio, si è presentato alla stampa il candidato a consigliere regionale del Pd Simone De Rosas. 

In piazza della Repubblica, cuore del centro storico di Portoferraio, “a pochi metri da dove ho studiato e in uno dei luoghi per me più cari, la libreria di Silvia”, De Rosas ha elencato alcune priorità della sua campagna elettorale e del suo mandato in caso di elezione, rimarcando che la sua candidatura, sebbene espressione del partito che governa oggi la Regione “non è una candidatura per dire che va tutto bene. Sono stato critico in questi anni e porterò con me quelle criticità, non per usarle inutilmente dicendo al contrario che va tutto male, ma per stimolare progetti per risolvere i problemi. E’ arrivato il momento di unire alle giuste proteste, un progetto complessivo per l’isola”.

Progetto che non può che partire dalla sanità dove per De Rosas “occorre rivedere il progetto “anch’io all’Elba” e trasformarlo in qualcosa di più strutturale per riempire di professionisti residenti il nostro ospedale. Professionisti che vanno ringraziati per lo straordinario lavoro che fanno e che vengono costantemente mortificati quando si parla male a casaccio del nostro ospedale.” 

C’è poi un’altra questione prioritaria sulla sanità per De Rosas: “la sanità del territorio della quale si parla poco e nulla. Serve attivare quanto prima le case di comunità per aumentare i punti prelievi in tutta l’isola, per ricostituire centri di riabilitazione post operatoria diffusi, serve poi la telemedicina per i malati cronici che non devono essere costretti ad andare di continuo in ospedale e serve ripristinare all’Elba un servizio essenziale: le visite per patenti, per le invalidità e per i pescatori/marittimi. Per tanti sarà una cosa da poco ma chi la vive è costretto a inutili quanto faticosi spostamenti. In sintesi una sanità che si avvicina alle persone e che ha nell’ospedale il luogo ultimo di arrivo e non l’unico posto possibile dove andare se si sta male.”

Chiara poi la posizione sui trasporti marittimi, per De Rosas “la Regione deve acquistare alcune navi e darle in gestione. Il solo contratto di servizi pubblico non basta più, la regione deve tornare a essere proprietaria delle navi e pretendere, soprattutto in inverno, un’adeguata frequenza di corse per gli elbani e per i pendolari. Per De Rosas occorre anche che immediatamente Regione, AdSP, Comuni, parlino con le compagnie di navigazione per strutturare gli orari dell’inverno. Non possiamo aspettare che cambino a novembre per poi indignarci sui social”.

Un passaggio poi sulle due questioni che De Rosas ha definito emergenze: “Dobbiamo risolvere la questione degli ungulati che non sono più gestibili, causano incidenti stradali anche mortali e devastazioni della biodiversità elbana e delle proprietà di tanta gente che quotidianamente è costretta a spendere un sacco di soldi per rimettere a posto danni dei cinghiali. Sono d’accordo con i comuni e con i comitati che chiedono la nomina di un commissario regionale ad hoc”; e poi il dissesto idrogeologico per il quale secondo De Rosas “vanno benissimo le politiche a lungo termine ma noi abbiamo bisogno immediato di opere ingegneristiche di mitigazione del rischio idraulico e di messa in sicurezza di alcune zone che soffrono a ogni pioggia forte. Non è tollerabile che ci siano porzioni della nostra isola che finiscono sott’acqua ogni mese”.

Chiusura sui temi del lavoro e “sull’industria del turismo”, per De Rosas “serve smettere di parlare di destagionalizzazione e introdurre il concetto di altri tipi di turismo. L’Elba può essere attrattiva in autunno con le sue offerte enogastronomiche, dal vino, ai funghi, alle castagne, e per tutto l’inverno con le sue bellezze storico culturali - in gran parte da recuperare e valorizzare - e con percorsi trekking e in bicicletta. Penso anche che nel settore del turismo andrebbe fatto un grande investimento sulla formazione, per esempio con un ITS per le professionalità del turismo che possa essere al servizio dell’Elba ma anche della costa toscana”.

Non poteva mancare un riferimento a quanto sta succedendo a Gaza e l’auspicio che sia la pace a prevalere, per De Rosas infatti “tutto quello che abbiamo detto fino ad ora non vale nulla senza un mondo in pace. Quello che appare slegato è invece profondamente unito, senza pace non ci sono diritti, non c’è salute, non ci sono trasporti, non c’è istruzione. Nulla. E poco importa se oggi non tocca noi in prima persona, quello che avviene a Gaza, ma anche in Ucraina, ci riguarda tutte e tutti.”

Il candidato ha poi sottolineato l’auspicio che la sua candidatura diventi qualcosa di collettivo per un’isola che potrebbe tornare a progettare e a costruire con la Regione. 

“Un consigliere di maggioranza, infatti, visto che tutti i sondaggi danno vincente Giani, potrebbe fare la differenza e portare a casa risultati che sono di interesse per tutti. Le cose che ci siamo detti non sono né di destra né di sinistra, ognuno ha le sue convinzioni e io sono un uomo di parte, ma penso che una cura di questo tipo per l’Elba porterebbe benefici a tutte e tutti, indipendentemente dall’appartenenza politica”, ha aggiunto De Rosas. 

In conclusione dell’incontro De Rosas ha scherzato “la mia è una tappa di montagna, come nel ciclismo, ma chi le guarda le tappe di pianura? Le emozioni si vivono quando si scala la montagna”, per poi invece dire più seriamente “le tappe in salita le vince il ciclista che ha la squadra migliore. Se facciamo squadra, vinciamo e possiamo cambiare tante cose. Davvero.”