I due gruppi di minoranza consiliare "Angelo Zini Sindaco" e "Bene Comune" hanno inviato una diffida relativa al prossimo Consiglio comunale convocato in seduta straordinaria e urgente.
Il documento è stato inviato al sindaco, alla giunta e al segretario comunale.
Qui di seguito pubblichiamo il testo dei due gruppi di minoranza. "Oggetto: Diffida per la convocazione d’urgenza del Consiglio comunale senza giustificato motivo. Richiesta di adempimento dell'obbligo di legge e garanzia del diritto di accesso alle informazioni.
I sottoscritti consiglieri comunali dei Gruppi consiliari “Lista Civica Angelo Zini Sindaco” e “Bene Comune”
Premesso che:
In data 6 ottobre 2025 è stato convocato per il giorno 8 ottobre alle ore 18,30 il Consiglio Comunale (nota prot. 29383/2025) in seduta straordinaria e urgente “dovuta alla necessità di approvare quanto prima le delibere di cui ai punti 3) e 4) dell’o.d.g.”
L'articolo 239 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) stabilisce gli adempimenti e le tempistiche relative all'approvazione del bilancio consolidato;
In particolare, la normativa prevede che l'approvazione del bilancio consolidato debba avvenire entro il termine del 30 settembre dell'anno successivo a quello di riferimento, e che la documentazione, comprensiva del parere dell’Organo di Revisione Economico-Finanziaria, debba essere trasmessa entro le date fissate dal Regolamento dell'Ente;
Il Bilancio consolidato è un documento fondamentale per la trasparenza dell’azione amministrativa, fornendo un quadro completo delle entrate, uscite e della situazione patrimoniale dell’intero gruppo di enti collegati al Comune;
La mancata o ritardata approvazione del bilancio consolidato costituisce un inadempimento da parte dell’Amministrazione comunale ai propri obblighi di legge e un grave vulnus all’esercizio del diritto dei consiglieri di minoranza e dei cittadini di conoscere e valutare la gestione dei fondi pubblici;
Le competenze dei consiglieri comunali includono il diritto ad accedere a tutta la documentazione necessaria per esercitare il loro mandato, specialmente per quanto attiene a documenti di rilevante importanza quale il bilancio consolidato;
Considerato che:
La disciplina in materia è rimessa alla regolamentazione di ogni Ente in base al rinvio operato dall’art. 38, comma 2, del TUEL. 267/2000;
a norma dell’articolo 2, comma 3, del vigente Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale sono “sedute urgenti le sedute consiliari convocate per la sollecita trattazione di argomenti che non consentano l’osservanza dei termini di convocazione delle sessioni straordinarie: il relativo avviso di convocazione dell’adunanza consiliare deve riportare esaurientemente le motivazioni dell’urgenza e l’ordine del giorno non può comprendere argomenti privi del requisito dell’urgenza”;
non può essere convocato in via d’urgenza un Consiglio comunale che approva il Bilancio consolidato dopo la scadenza del termine per la sua approvazione (30 settembre), peraltro senza una motivazione dettagliata delle cause che hanno determinato il ritardo;
il termine ridotto previsto per la convocazione d’urgenza (24 ore prima dell’adunanza rispetto ai termini più ampi previsti per la convocazione ordinaria di cinque giorni liberi) non consente di esaminare con attenzione i documenti (Stato patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Nota Integrativa consolidata), di esprimere un voto consapevole e di presentare eventuali emendamenti che, vista la potenziale complessità degli stessi, devono essere consegnati con qualche giorno di anticipo sulla data dell’Adunanza, per dare modo alla Giunta e agli altri consiglieri di prenderne visione e analizzare la decisione;
Dato atto che:
la convocazione in seduta straordinaria e urgente del Consiglio Comunale per il giorno 8 ottobre 2025, pervenuta il giorno 6 e della Commissione Bilancio convocata il giorno 6 per il 7 ottobre (24 ore prima del consiglio) ha comportato una grave violazione delle prerogative dei consiglieri, in particolare dei sottoscritti Gruppi di minoranza, ai quali è stato sostanzialmente negato sia il diritto di operare dopo essersi compiutamente informati (Art. 43, comma 2, del TOEL), sia di proporre emendamenti (Art. 43, comma 1, del TUEL), avendo a disposizione un solo giorno;
Non sono state considerate le nostre richieste di rinviare il Consiglio comunale almeno di un giorno e la Commissione Bilancio di almeno un’ora per impegni improrogabili già assunti precedentemente;
Secondo costante giurisprudenza amministrativa il rispetto dei tempi e le modalità previste dalla legge e dai regolamenti consiliari è necessario per garantire lo svolgimento del mandato elettivo dei consiglieri i quali lo espletano soprattutto nell’interesse ed in rappresentanza della collettività cittadina, contribuendo a migliorare l’azione amministrativa con l’obiettivo di soddisfare e tutelare gli interessi pubblici.
Tutto ciò premesso: in qualità di consiglieri comunali, quali espressione delle minoranze in seno al Consiglio comunale di Portoferraio, con la presente:
diffidiamo formalmente l’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco e degli Assessori competenti, relativamente alla decisione di convocare il Consiglio comunale in seduta straordinaria e urgente per l’esame e la votazione della delibera riguardante l’approvazione del Bilancio consolidato,
in base all’art. 43, comma 2 del TUEL e all’art. 2 comma 3 del vigente Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale di Portoferraio, il Consiglio può essere convocato d’urgenza quando ciò sia giustificato dall’esigenza dell’esame immediato di determinati argomenti per i quali il rispetto dei termini ordinari possa comportare pregiudizio per il Comune o per la cittadinanza, sempre però nel rispetto della scadenza dei termini stabiliti dalla legge (I termini sono scaduti il 30 settembre).
Invitiamo formalmente l’Amministrazione comunale a rinviare la data del Consiglio comunale, e a riconvocarlo con le corrette procedure affinché, quali gruppi di minoranza, si possa avere più tempo per visionare la documentazione utile per il dibattito consiliare e per la decisione finale.
Resta inteso che in difetto di una Vostra concreta azione saremo costretti a tutelare i nostri diritti e gli interessi della cittadinanza attraverso gli strumenti previsti dalla legge, valutando ogni possibile iniziativa a salvaguardia della trasparenza e correttezza amministrativa".