Attualità

Comunità energetiche, si allarga l'interesse

Anche Portoferraio (e l’Elba) vuole la Comunità energetica rinnovabile. Forte interesse dell’Associazione Albergatori

Il 14 Aprile, la grande e risuonante Sala Parrocchiale di San Giuseppe alla Sghinghetta, a Portoferraio, era affollata per l’iniziativa “Cos’è, Come funziona una Comunità energetica rinnovabile” organizzata da Legambiente Arcipelago Toscano e Circolo Laudato Si’ Elba.

A introdurre la discussione è stato Nunzio Marotti, animatore Laudato Si' e referente del Circolo elbano, che ha ricordato l’impegno di Papa Francesco e della Chiesa Cattolica che hanno sollecitato le Parrocchie a creare Comunità energetiche rinnovabili solidali in ogni parrocchia e di come in questo cammino comune Laudato Si’ e Legambiente si siano incontrati per costituire CER all’Isola d’Elba insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà e che hanno a cuore il Creato.


Poi Katiuscia Eroe, responsabile nazionale energia di Legambiente, ha spiegato cosa sono le comunità energetiche, le vicessitudini politiche e burocratiche che finora ne hanno impedito il pieno dispiegamento, i diversi modi di formarle, organizzarle e gestirle e le prospettive future che dovrebbero portare le CER a fornire la metà dell’energia elettrica italiana e a diminuire il peso su una rete di distribuzione che dovrà accompagnare il passaggio dell’Italia dalle energie fossili – gas e petrolio – a quelle rinnovabili: fotovoltaico, eolico, idroelettrico, energie del mare, ecc.


Un iter che a prima vista può sembrare complicato – e che andrà confrontato con la recente legge Regionale sulle CER e con i decreti del governo in via di emanazione per attuare la Direttiva europea – ma che dopo la costituzione di una CER procederà quasi in automatico. La Eroe ha anche evidenziato l’aspetto sociale delle CER che puntano a mettere insieme, produttori, consumatori, imprese, istituzioni e famiglie in povertà energetica.


Molte e puntuali le domande alla responsabile nazionale energia di Legambiente che ha cercato di chiarire dubbi e richieste in un momento che è ancora di passaggio normativo. In particolare, i cittadini hanno chiesto come funzionano le diverse opzioni per costituire le CER e a che punto siano le Amministrazioni Comunali elbane rispetto a questa opportunità che si presenta.


L’intervento della ingegnere energetico Laura Napolitano ha illustrato come si sta procedendo con la costituzione della Comunità energetica rinnovabile di Marciana Marina - che fa parte del progetto nazionale BeCome destinato a un gruppo di Comuni dei Borghi più belli d’Italia e dei Borghi autentici – e come il Comune marinese stia collaborando con Legambiente, AzzeroCO2 e Kyoto Club, alla realizzazione della CER che vedrà la sua prossima tappa costitutiva il 29 aprile alle 17,30 alla Sala congressuale di Via Vadi.


Anche dalla riunione portoferraiese è emersa la necessità che la prossima riunione su questo tema si trasformi in un’assemblea costitutiva della CER di Portoferraio. E, come ha evidenziato Renato De Michieli Vitturi, è proprio l’esempio di Marciana Marina che vuole seguire il gruppo di cittadini portoferraiesi che ha sollecitato – insieme a Legambiente e Laudato Si’ – l’amministrazione comunale a farsi promotrice e facilitatrice di una CER anche a Portoferraio. Una sollecitazione che è stata raccolta dal Consigliere Comunale Giuseppe Massimo Battaglini che si è detto disposto a portare all’attenzione della giunta Zini le richieste e sollecitazioni dei cittadini e delle associazioni.


Molto importante anche l’intervento di Claudio della Lucia per l’Associazione Albergatori che ha manifestato il forte interesse della più importante categoria economica elbana per le Comunità energetiche rinnovabili e ha fatto presente quanto è quale potrebbe essere il contributo di grandi infrastrutture che consumano molta energia durante l’estate – quando la resa del fotovoltaico è al massimo – e pochissima durante la stagione autunnale e invernale, quando comunque all’Elba le giornate produttive e soleggiate sono moltissime. Gli albergatori sembrano puntare a una comunità isolana ampia che – se non si vogliono perdere i finanziamenti disponibili – dovrà essere una “eccezione” rispetto alle normative finora previste per le Isola minori e per i piccoli comuni. Un progetto del quale Associazione Albergatori e Legambiente discuteranno nei prossimi giorni per arrivare a una proposta che coinvolga più soggetti possibile.


"Un’iniziativa bella e che ha prodotto collaborazione, incontro ed idee – conclude la presidente di Legambiente Arcipelago Toscano Maria Frangioni – ma che ha anche posto tutta una serie di problematiche ancora da affrontare e lentezze burocratiche e politiche da risolvere. Una bella, partecipata e interessante iniziativa, riuscita anche alla cortese e sollecita disponibilità della Parrocchia di San Giuseppe e del suo parroco e all’impegno degli amici di Laudato SI’ che ringraziamo di cuore".