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"Per i bimbi speciali niente diritto allo sport"

La piscina è chiusa, e gli impianti in genere non sono adeguati alle necessità di alcuni bambini che si vedono negata la possibilità di fare attività

Impianti obsoleti, non mantenuti ma soprattutto chiusi: quale diritto allo sport per i bambini speciali elbani? Se lo chiede un gruppo di genitori in una lettera aperta che rivendica la possibilità di inclusione di tanti piccoli che hanno bisogno e diritto di svolgere attività sportiva come tutti.

Ma: ”Nei palazzi istituzionali ultimamente si sente parlare molto di diritto allo sport, di inclusione, ma evidentemente chi ne disquisisce non ha la minima idea di ciò che accade sul territorio", afferma nella lettera il gruppo Genitori di Bambini Speciali.

"Impianti obsoleti, malfunzionanti, non manutenuti e soprattutto chiusi! Come la piscina di Portoferraio che ad oggi è ancora chiusa senza alcuna previsione di apertura", lamentano le famiglie.

"Questo - sottolineano - è sicuramente una preclusione del diritto allo sport, e in parte anche alla salute, che investe tutti i cittadini ma in particolar modo nega il diritto all’inclusione per tutti quei bambini e ragazzi disabili che necessitano di attività psicomotorie, alcune delle quali svolte proprio in piscina".

"I cittadini - concludono i genitori - dovrebbero avere pari diritti e pari opportunità e quando questo non avviene significa che le pubbliche amministrazioni non stanno facendo al meglio quello che è il loro lavoro".