Politica

"Nocentini é insofferente alla critica"

Il gruppo di minoranza "Bene Comune" replica alla risposta del sindaco Nocentini in merito alla trasparenza e all'accesso agli atti

È ancora polemica fra il gruppo di minoranza "Bene Comune" e il sindaco di Portoferraio.

"Prima di entrare nel merito, ci soffermiamo sullo stile, sempre arrogante e minaccioso, con il quale il Sindaco si rivolge ai Consiglieri di minoranza. - dichiarano in una nota i consiglieri di minoranza Marcella Merlini e Daniele Palmieri - Ci apostrofa come “invidiosi”, ci accusa di diffondere notizie false,  insinuazioni, ricostruzioni parziali per influenzare l'opinione pubblica. E' evidente che è insofferente alla critica e sposa il motto: chi non è con me è contro di me".

"Un Sindaco dovrebbe usare toni più civili e rispettosi verso i Consiglieri che rappresentano una parte significativa della cittadinanza e che legittimamente, nello svolgimento del loro ruolo di controllo sull'operato dell'Amministrazione, - proseguono Merlini e Palmieri - porgono delle domande evidentemente sgradite, a cui lui, comunque, continua a non rispondere. Veniamo dunque al comunicato  del  13 agosto: Accesso agli atti - Cosimo de' Medici. Il Sindaco sostiene che la richiesta di accesso agli atti è stata evasa il 13 agosto “entro e abbondantemente nei termini di legge, (30 giorni, in scadenza il 18 agosto)”. Se il Sindaco fosse a conoscenza del contenuto del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, se lo avesse letto almeno una volta, non avrebbe commesso l'errore di considerare, anche per i consiglieri, il termine di  30 giorni previsti invece per le richieste di accesso da parte dei cittadini. All'art. 42 del predetto Regolamento: “Documentazione ed accesso agli uffici” è specificato infatti che “Qualora siano richieste copie di atti la loro consegna dovrà essere effettuata con la massima sollecitudine e comunque entro 15 (quindici) giorni dalla richiesta”".

"Nella risposta, colpevolmente tardiva, la Presidente della Cosimo de' Medici sostiene che vale come autorizzazione l'inserimento della “serata riservata all'Amministrazione comunale” nel calendario degli eventi organizzati dal comune di cui alla delibera della G.C. n. 114 del 29/05/2025 e che, per tale fattispecie, l'area è concessa a titolo gratuito. - aggiungono i consiglieri - Si, appunto, all'Amministrazione comunale, non certo alla Lista “Portoferraio c'è – Nocentini Sindaco” che, come si può facilmente verificare sulla stampa di giugno, ha voluto, promosso, organizzato e gestito l'iniziativa alla Linguella". 

"Capisce l'imprenditore-Sindaco che una cosa è l'Amministrazione comunale, un'altra il suo movimento politico personale? Lo hanno chiaro gli Amministratori della Cosimo? - proseguono i consiglieri comunali - Orbene, se l'evento fosse stato organizzato dall'Amministrazione comunale (come recita appunto il calendario della gratuità) e quindi considerato “Istituzionale”, chi ha pagato la musica, la cantante e il rinfresco?  Perché  erano presenti solo membri di maggioranza?"

"E se così fosse, perché il Sindaco ha voluto effettuare personalmente il pagamento del suolo pubblico se questo non era dovuto? - commentano i consiglieri - Dichiara di aver effettuato il pagamento regolarmente ma non esibisce, come richiesto, la ricevuta. In quale data ha pagato? Sospettiamo fortemente che questo senso del dovere sia scattato solo dopo che “Bene Comune” ha chiesto copia dei documenti, ricevuta di pagamento compresa. Ricevuta che, appunto, non ci è stata consegnata. Quante richieste di accesso agli atti dobbiamo fare per avere risposte precise ed esaustive?"

"Insomma ci pare che la risposta, ancora una volta molto nervosa, si configuri quasi come una vera e propria “confessione”, ossia che l'11 giugno l'Arena della Linguella sia stata utilizzata per la propaganda della Lista Nocentini (che ha pagato di persona!) invece che per attività istituzionale dell'Amministrazione Comunale. Con la inevitabile complicità degli Amministratori nocentiniani della Cosimo De' Medici? - proseguono i due consiglieri - Alla nostra richiesta formale di incontro la Presidente ha risposto invitandoci “ad inviare qualsiasi richiesta di chiarimento per PEC”. Paura del confronto? Ricordiamo alla Presidente che i Consiglieri comunali “hanno diritto a consultare i verbali delle riunioni degli organi deliberanti” e “hanno diritto di accesso agli uffici del Comune, delle Aziende Speciali, delle Istituzioni e delle Società a cui partecipa il Comune”, ottenendo notizie, informazioni e tutto ciò che può risultare utile all'esercizio del mandato (Art. 42 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale)".

In merito alla richiesta relativa all'incarico investigativo di euro 14.000 i consiglieri dichiarano che "Anche questa risposta è  tardiva. Viene negato “l'accesso agli atti richiesti perché tali documenti sono coperti da segreto istruttorio, essendo in corso un'indagine”. Se c'è un indagine in corso da parte della Procura della Corte dei Conti si suppone che ci sia stato un esposto per presunte irregolarità nella gestione del denaro pubblico, causa di danno erariale. Sarebbe opportuno che il Sindaco  fornisse informazioni alla cittadinanza sul suo operato, soprattutto se l'indagine riguarda questioni di interesse pubblico o situazioni che potrebbero avere un impatto significativo sulla comunità. La trasparenza è un diritto che le amministrazioni pubbliche hanno l'obbligo di garantire, un valore fondamentale per una buona amministrazione e per una società democratica, che non si riscontra nell'operato dell'Amministrazione Nocentini".

"Nocentini, l'uomo al comando che vuole dimostrare che prima di lui c'è stato il diluvio, non aiuta a far crescere il senso di condivisione del bene comune. I consiglieri di minoranza non sono “nemici della comunità” ma semplicemente cittadini che intendono concorrere al suo benessere e, per quanto ci riguarda, continueremo, anche con i nostri pochi mezzi, a batterci per la legalità e la trasparenza così come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali e dalla Legge dello Stato che, il Sindaco Imprenditore e la Presidente della Società partecipata, devono rassegnarsi a rispettare", concludono Merlini e Palmieri.