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Distributore natanti, "ci pensi autorità portuale"

Dura presa di posizione dell'amministrazione comunale. Il sindaco Ferrari: "E' interruzione di servizio pubblico". Del Mastro: "Le barche vanno via"

“Il perdurare della chiusura del distributore di carburanti per natanti nella darsena medicea di Portoferraio non è più ammissibile. Chiediamo con forza un intervento urgente della Autorità di Sistema Portuale”. Il Sindaco del comune di Portoferraio, Mario Ferrari, ritorna oggi con decisione su quello che è da considerarsi un vero e proprio disservizio, inaccettabile per una località turistica, oltretutto con risvolti negativi sulla sicurezza dei natanti.

“Sono trascorsi ormai tre anni dalla chiusura del distributore per i noti problemi legati alla sua concessione demaniale – fa notare il sindaco – il cui procedimento è di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno Settentrionale. E non bastano certo le giustificazioni legate al passaggio di competenze fra la ormai ex Autorità Portuale di Piombino e la nuova Authority a spiegare un così grave ritardo. Purtroppo i nostri tentativi di composizione della questione sembrano essere andati a vuoto o comunque non in grado di avere risposte in tempi certi”.

“L’Autorità di Sistema Portuale – continua il Sindaco – deve urgentemente intervenire per garantire il servizio pubblico in questione, magari anche con modalità temporanee per la sola stagione estiva”.

“La situazione, in queste prime settimane di attività diportistica, è già insostenibile – aggiunge l’assessore al Demanio Angelo Del Mastro – la società Cosimo de’ Medici, che gestisce gli approdi della darsena medicea, ci riferisce di almeno una decina di imbarcazioni di grosse dimensioni che hanno deciso di non attraccare a Portoferraio per l’impossibilità di fare rifornimento. Fra i piccoli diportisti, inoltre, molti fanno lo stesso, mentre altri che scelgono di ormeggiare in darsena sono costretti a rifornirsi con le taniche, creando oltretutto un problema di sicurezza all’interno della zona portuale. Il danno, quindi, non è solo di immagine ma anche di economico”.

“Chiediamo quindi anche a chi ne ha la responsabilità un intervento urgente, almeno per assicurare una gestione provvisoria – conclude il sindaco Ferrari – anche perché la situazione attuale non è più sostenibile: ne va dell’intera immagine turistica dell’Isola d’Elba”.