DISSALATORE

Dissalatore, "serve confronto sereno e più ampio"

Il sindaco di Portoferraio Angelo Zini parla dell'approvvigionamento idrico dell'Elba e di altre questioni comprensoriali ad esso collegate

Angelo Zini, sindaco di Portoferraio

Mentre continua la battaglia del Comune di Capoliveri e del Comitato per la difesa di Lido e Mola per cercare di fermare la realizzazione del dissalatore con la richiesta di trovare soluzioni alternative, abbiamo chiesto al sindaco di Portoferraio, Angelo Zini, la sua posizione sulla questione e sul problema della carenza idrica all'Elba.

"Si tratta di una questione complessa e importante - ha detto il sindaco di Portoferraio, Angelo Zini - mi auguro che la discussione e il confronto possano tornare alle origini cioè al momento in cui la scelta fu fatta, perché una scelta fu fatta all'interno di un accordo di programma che vide coinvolti la Regione, la Provincia e i Comuni della Val di Cornia e dell'isola d'Elba, nel lontano 2011 quando si trattava di fare un progetto importante per l'abbattimento del boro e dell'arsenico delle acque della Val di Cornia che venivano all'Elba e si fece un patto più generale su una serie di interventi per la messa in sicurezza della risorsa idrica e, per l'isola d'Elba, in quel frangente si prevedeva il dissalatore. Però il dissalatore era all'interno di un contesto complesso. Negli anni poi le cose sono andate avanti in un certo modo, con la progettazione, e ora si ragiona solo del dissalatore che era solo una parte della questione, tanto è che questa soluzione tecnica che viene proposta copre solo una parte del fabbisogno di tutta l'acqua per l'isola d'Elba. Tenendo conto che in questo momento circa il 57% dell'approvvigionamento idrico dell'Elba proviene dal continente mentre il 43% è coperto dalle risorse autoctone, il dissalatore immetterebbe ulteriori litri nella condotta e farebbe aumentare la parte autonoma del fabbisogno ma non lo coprirebbe del tutto".

"Quindi bisogna lavorare per ulteriori integrazioni per mettere in sicurezza l'approvvigionamento idrico, certamente sulle risorse autoctone. - ha aggiunto Zini - Gli studi sono diversi, anche recentemente abbiamo capito che non ci sono i dati completamente aggiornati, quindi ci sarebbe da studiare ancora il problema di come si può trattenere l'acqua piovana. Se si parla di invasi, di serbatoi si pone il problema: dove li facciamo? Si pensa a chiudere qualche valle del versante occidentale e ci sarebbe anche in quel caso un impatto ambientale su cui discutere nuovamente? Poi c'è una programmazione più generale del territorio che guarda sicuramente anche ad una nuova condotta sottomarina tanto che nella discussione finale sul dissalatore è stata inserita anche la progettualità di una nuova condotta sottomarina perché questo permette di mettere in sicurezza la situazione, data la vetustà della condotta sottomarina attuale. E poi io aggiungo altro, questa deve eessere l'occasione per un ragionamento ancora più aampio sul territorio che non riguarda solo l'approvvigionamento idrico ma riguarda la depurazione delle acque, la manutenzione e il completamento delle reti, il riuso delle acque reflue che sarebbe un incentivo intelligente anche alla risorsa idrica potabile. Credo che dovrebbe esserci un confronto più sereno e più allargato a tutte queste questioni".

"Tanto è che il mio modesto approccio che in queste settimane ho preso è quello di riuscire contattare l'assessorato all'Ambiente della Regione Toscana affinché si faccia la stessa Regione promotrice nuovamente di un tavolo di confronto su questi temi con i sindaci e con il territorio e anche attraverso una comunicazione istituzionale con i cittadini che non sia soltanto a senso unico".

"In linea di principio poi io non sono sono contrario all'ipotesi del dissalatore, certamente in astratto forse non era quello il luogo adatto ma le motivazioni che sono state portate hanno un loro senso, inoltre sulle prospettive "catastrofiche" dei danni ambientali a mare ci sono analisi che vanno in una direzione e altre che dicono cose diverse. Mi piacerebbe che su questo tema ci fosse un confronto più sereno e sto lavorando affinché questo avvenga".