Politica

Degrado Coppedè, Lanera chiede spiegazioni

Dopo l'intervento degli ex amministrazioni Ferrari e de Santi, il consigliere Lanera ha presentato un'interrogazione all'amministrazione comunale

Palazzo Coppedè, Portoferraio

Luigi Lanera, consigliere di minoranza del gruppo Lanera Sindaco, dopo l'appello degli ex amministratori Ferrari e de Santi ha presentato un'interrogazione all'amministrazione comunale di Portoferraio sulla situazione di degrado e di pericolo di Palazzo Coppedè.

Lanera spiega che "da anni ormai Palazzo Coppedè versa in condizioni di incuria e degrado a dir poco disdicevoli e indegne dell’immagine che la città di Portoferraio è tenuta a dare ai propri ospiti; che alle note problematiche legate alla presenza più o meno stabile di occupanti abusivi di alcuni degli spazi interni si è aggiunta negli ultimi giorni una pericolosissima lesione del tetto e delle strutture portanti sottostanti, così come documentato e denunciato dall’ex sindaco Ferrari e dall’ex assessore De Santi (leggi qui l'articolo) e che quanto accaduto comporta un gravissimo pericolo per gli occupanti della struttura, oltre a minare la stabilità e la staticità dell’edificio di proprietà comunale".

"Come documentato più volte (non ultima la documentazione fotografica prodotta proprio dall’ex sindaco e dall’ex assessore nel maggio 2019) - prosegue Lanera - l’interno dell’edificio è pieno di rifiuti accumulati nel tempo dall’incuria degli occupanti abusivi, rappresentando una vera e propria discarica e quindi un pericolo per le condizioni igienico sanitarie e per la salute di chi dovesse farvi ingresso e permanervi anche per un breve pericolo" e spiega inoltre "che nelle ultime settimane sono state posizionate delle strutture in plastica e cemento atte ad evitare la sosta delle auto nel piazzale retrostante del palazzo, fra l’altro su suolo di proprietà privata; che da anni si sta tentando di mettere in vendita la struttura di Palazzo Coppedè con dei prezzi fuori mercato che sconsigliano qualsiasi potenziale acquirente a partecipare alla procedure di tentata alienazione dell’immobile".

Per questi motivi il consigliere comunale chiede all'amministrazione di sapere "quali azioni intende porre in essere per eliminare la situazione di pericolo statico provocate dalle lesioni al tetto; quali interventi siano stati fatti e siano stati programmati per impedire la presenza di persone senza fissa dimora all’interno della proprietà comunale; quali interventi siano stati programmati per restituire alla zona circostante il decoro necessario ad un edificio di proprietà comunale, per giunta in grande evidenza alle persone di passaggio dalla zona portuale; di quali autorizzazioni si disponga per avere provveduto al posizionamento delle strutture in plastica e cemento nel retro del palazzo, sulla proprietà privata; quali interventi siano stati programmati per favorire l’alienazione dell’immobile di proprietà comunale in tempi brevi, e con quali modalità si intenda procedere".