Attualità

Dal Foresi gli ambasciatori Onu a New York

I ragazzi hanno partecipato al programma "Studenti Ambasciatori alle Nazioni Unite". A confronto con 4mila coetanei di tutto il mondo

A New York dal 6 al 14 marzo, 20 studenti del Liceo Foresi si confronteranno con altri 4000 coetanei provenienti da scuole superiori di tutto il mondo. Ad accompagnarli la prof.ssa Gianna Mibelli, docente al Foresi di lingua e letteratura inglese, che ha seguito tutte le tappe del percorso di avvicinamento a questo importante appuntamento.

Gli studenti, che comunicheranno con gli altri in inglese, hanno partecipato al programma "Studenti Ambasciatori alle Nazioni Unite", un impegnativo percorso costellato di incontri che si sono svolti con cadenza settimanale a partire dallo scorso 22 novembre, presso l'Aula Magna del Liceo Foresi.

Spiega la prof.ssa Mibelli: "Gli argomenti delle suddette lezioni, tenute da professori italiani e stranieri provenienti dalle università di Trieste, Venezia, Roma, Siena e Firenze, hanno riguardato fondamenti di geopolitica, storia delle relazioni internazionali, organizzazione delle Nazioni Unite, fondamenti di diritto internazionale pubblico, inglese tecnico-diplomatico, public speaking e tecniche di negoziazione, minoranze e migrazioni. A queste lezioni si sono aggiunte 80 ore di ricerca e studio individuale e una simulazione Onu in Italia".

Gli studenti, all'interno del Palazzo di Vetro, saranno impegnati in una simulazione in cui dovranno farsi portavoce degli interessi del Paese assegnato (nel loro caso il Brasile), analizzare il relativo contesto sociale, giuridico e le relazioni intercorrenti con gli altri Stati del mondo. Dovranno, inoltre, concretizzare l'attività di negoziazione e dibattito attraverso la redazione delle risoluzioni finali che resteranno agli atti delle Nazioni Unite.

Come si vede, si tratta di un percorso serio e attuale. In uno scenario internazionale segnato da gravi tensioni regionali e planetarie, formare i giovani al dialogo, alla cooperazione e alla negoziazione rappresenta un elemento di speranza per un mondo in cui i conflitti possano essere affrontati con modalità nonviolente.