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Da Settembre sarà attivo l'infermiere di famiglia

Infermiere di famiglia e di comunità nel territorio dell'Usl Toscana nord ovest: 150 infermieri hanno partecipato al primo incontro formativo

Foto di repertorio

Dal mese di Settembre 2019 sul territorio dell’Azienda Usl Toscana nord ovest sarà attiva la figura professionale dell'infermiere di famiglia e di comunità, introdotta dalla Regione Toscana con la delibera 597 del Giugno 2018.

Il percorso è stato illustrato nell’ambito del primo incontro formativo che si è svolto il 31 Maggio scorso nell'auditorium della Cassa Edile di Pisa in Via Galileo Ferraris e che ha visto la partecipazione di oltre 150 infermieri.

All’evento sono intervenuti il direttore sanitario aziendale Lorenzo Roti, la direttrice dei servizi sociali Laura Brizzi, la direttrice del dipartimento infermieristico ed ostetrico Chiara Pini, il direttore del dipartimento della medicina generale Guglielmo Menchetti, il direttore del dipartimento delle cure primarie Fabio Michelotti, il responsabile della Zona Distretto dell’Elba Gianni Donigaglia, la referente del master organizzato al centro formativo di Santa Maria a Colle (Lucca) Catia Anelli ed il presidente del comitato aziendale di partecipazione Giampaolo Gorini.

La nuova figura, come spiegano dall'Usl Toscana nord ovest, permetterà di sviluppare nuovi modelli organizzativi territoriali che rispondano sempre più alla gestione della cronicità, come emerso anche da una riflessione all’interno del dipartimento infermieristico aziendale.

La funzione primaria dell'infermiere di famiglia e di comunità, come spiegano dall'Azienda sanitaria, è quella di prendere in carico un gruppo ben definito di cittadini, per rispondere ai loro bisogni di assistenza, intercettandoli anche prima che si manifestino.

L’infermiere di famiglia e di comunità rappresenta quindi un punto di riferimento per la cittadinanza anche per quanto riguarda l'informazione sanitaria, la prevenzione, la promozione della salute e l'accesso ai servizi che l'azienda sanitaria mette a disposizione dei cittadini.

“Fin dall’inizio - evidenzia la dottoressa Chiara Pini - sono stati coinvolti anche gli altri dipartimenti interessati ai percorsi di assistenza territoriale ed anche gli Ordini Professionali. L’introduzione dell’infermiere di famiglia e di comunità nei nostri ambiti territoriali, gradualmente a partire dal mese di settembre, comporterà un fondamentale cambiamento di cultura, che porterà sicuramente dei benefici ai cittadini. L’infermiere diventerà infatti il riferimento per una popolazione geograficamente definita e conosciuta e sarà, in sinergia con il medico curante, la figura sanitaria qualificata che si occuperà dell’intero gruppo familiare, avvalendosi quando necessario di colleghi esperti in ambiti specifici”.

Per assumere il nuovo ruolo è necessario essere infermieri, quindi aver conseguito la laurea in scienze infermieristiche e poi seguire un'ulteriore formazione ad hoc, che offre il corso inaugurato il 31 maggio scorso a Pisa. Inoltre, nel territorio dell’Azienda Usl Toscana nord ovest è presente anche uno specifico master nel polo universitario di Lucca.