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Un convegno organizzato dal primario Cecchetti

Il convegno si svolgerà online nel pomeriggio e avrà come tema lo studio interdisciplinare delle malattie reumatiche autoimmuni e il polmone

Il dottor Riccardo Cecchetti, primario di Medicina dell'ospedale di Portoferraio

Oggi 23 Aprile si terrà online  dalle 15 alle 18,30 un convegno multidisciplinare dal titolo Le malattie reumatiche autoimmuni e il polmone.

Il convegno è organizzato dal dottor Riccardo Cecchetti (che ne è anche co-responsabile scientifico), direttore della Uoc Medicina Interna e Servizio di Reumatologia dell’Ospedale di Portoferraio. 

Al convegno parteciperanno alcuni fra i più importanti esperti reumatologi, pneumologi e radiologi, provenienti dalle Università di Siena e di Modena.

“Le patologie reumatiche autoimmuni in cui si può verificare un interessamento polmonare interstiziale – afferma il dottor Cecchetti - sono l'artrite reumatoide, la sclerosi sistemica e le miositi”. 

“La fibrosi polmonare – prosegue Cecchetti - è una malattia cronica progressiva che si manifesta in genere in età adulta, colpisce più spesso gli uomini che le donne e fa parte del gruppo delle interstiziopatie polmonari. La sua forma più comune è quella idiopatica, cioè senza una causa conosciuta, ma può anche essere secondaria a malattie reumatologiche. In alcune malattie reumatiche si può verificare un interessamento polmonare interstiziale, che in determinati casi può avere una progressione molto rapida e severa. Le malattie reumatologiche che possono essere caratterizzate da queste complicazioni sono da una parte l'artrite reumatoide, che però non è una malattia rara, e dall'altra malattie rare come la sclerodermia e le miositi, ovvero le malattie infiammatorie del muscolo, specialmente nella forma da anticorpi antisintetasi”. 

“La diagnosi di queste condizioni - spiega il primario - è abbastanza complessa e si avvale dei test della funzione polmonare e della Tac del polmone ad alta risoluzione. Nelle fasi precoci è stato proposto anche l'uso dell'ecografia polmonare, che si è mostrata utile per identificare proprio quei pazienti che presentano alterazioni e destinati alla Tac, evitando agli altri normali di essere sottoposti a radiazioni". 

“La collaborazione multidisciplinare - conclude il dottor Cecchetti - è molto importante e in questo caso avviene fra il reumatologo, lo pneumologo e il radiologo. È essenziale che nel corso delle sedute multidisciplinari queste 3 figure specialistich eanalizzino insieme i casi clinici e si confrontino, in modo da poter prendere le decisioni migliori per il paziente”.