Attualità

"Che ci faceva un peschereccio a Montecristo?"

A chiederlo è Legambiente che propone che sia istituita "una vera area marina protetta" dell'Arcipelago toscano con una vigilanza tutto l'anno

Isola di Montecristo

"Ringraziamo la Capitaneria di Porto di Portoferraio e il Parco Nazionale per il pronto intervento a Montecristo dopo che un peschereccio si è incagliato sugli scogli in un’area marina e in una costa a tutela integrale", questi i ringraziamenti di Legambiente Arcipelago toscano dopo la notizia di un peschereccio che questa notte di è incagliato all'isola di Montecristo (leggi qui l'articolo).

"Resta da capire - prosegue Legambiente - cosa ci facesse un peschereccio in un posto dove non avrebbe potuto stare e perché non abbia risposto agli avvertimenti della Capitaneria di Porto. Episodi come questi, ma anche le ripetute violazioni e la pesca nell’area protetta di Pianosa e l’ancoraggio abusivo a Giannutri dimostrano quanto sia urgente istituire nell’Arcipelago Toscano una vera Area marina protetta (prevista addirittura dal 1982!) e di quanto sia necessario rafforzare la vigilanza durante tutto l’anno nelle isole dell’Arcipelago Toscano disabitate o che si spopolano appena conclusa la stagione estiva". 

"E’ arrivato il momento - conclude Legambeinte - che il ministro dell’Ambiente onori gli impegni presi a livello internazionale e le leggi italiane e riavvii l’iter per istituire finalmente l’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano".