La sera di sabato 27 maggio sarà acceso il consueto falò sotto la croce e domenica 28 alle ore 10 sarà celebrata la santa messa a cui seguirà la benedizione alle campagne e della città.
L’ascesa al colle, oltre alla sua valenza religiosa, è sempre stata considerata un’occasione di festa per l’intera giornata, complice anche un panorama primaverile mozzafiato.
Alla sommità del colle ci sono una chiesa e un eremo, quest’ultimo frequentato da alcuni eremiti fino al 1776, quando un decreto del Granduca di Toscana Leopoldo I impose la soppressione dei romitori per abolire la questua e la vita oziosa, il romito che abitava l’eremo annesso all’oratorio dovette abbandonare il luogo e l’abito religioso.
Il luogo, di proprietà della Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Portoferraio, veniva così descritto dal Lambardi nel 1791: "Fu fabbricata una Chiesa detta Santa Lucia da alcuni benefattori, in mezzo all’antico castello; attorno è un orticello.
Ha una bella loggia coperta e verso tramontana quattro stanzette terrene per uso e alloggio di eremiti, ma da qualche tempo fino al presente anno 1791 non ve n’è stato più nessuno".