Attualità

"Urgente ridurre la Tari per i campeggi"

Faita Toscana scrive ad alcuni Comuni elbani per sollecitare il provvedimento: "La stagione è partita tardi. Perdita di almeno il 30 per cento".

Giampiero Poggiali, presidente di Faita Toscana

I campeggi elbani e quelli della costa toscana reclamano con urgenza una riduzione della Tari. Lo fanno attraverso la loro associazione regionale Faita, che nell’ambito del sistema Confcommercio rappresenta le imprese ricettive all’aria aperta.

“La stagione quest’anno è partita tardi, a giugno inoltrato. - spiega il presidente di Faita Toscana Giampiero Poggiali - Il Covid-19 e i relativi provvedimenti della Presidenza del Consiglio per contenere il contagio ci hanno fatto saltare la primavera, perdendo la Pasqua e i ponti festivi che da sempre segnavano l’avvio del nostro lavoro. E l’effetto della pandemia si è fatto sentire anche dopo, rallentando arrivi e presenze nelle nostre strutture, che ci segnalano ingenti perdite rispetto al fatturato dello scorso anno”.

“Ovvio – prosegue Poggiali - che, a fronte di incassi minori, si cerchi di ottimizzare i costi partendo dall’eliminare quelli inutili o ingiusti. E la Tari è fra quelli ingiusti: perché pagare le stesse tariffe, oltre tutto altissime, quando la produzione di rifiuti nei nostri campeggi è stata certamente ridotta? I Comuni devono valutare questo fatto incontrovertibile e devono mettersi nell’ottica di sostenere le imprese della ricettività all’aria aperta, che dà occupazione e valore al sistema dell’accoglienza turistica regionale”. 

Da qui, la nuova richiesta di una riduzione della Tari inoltrata in questi giorni da Faita ai Comuni toscani che, come Capoliveri, Porto Azzurro e Rio sull’Isola d’Elba, continuano a non prendere posizione trascurando il problema.

Ad aggravare la situazione nel comparto c’è l’incertezza del futuro, come si legge nella nota di Faita, dato che non si possono fare previsioni per la stagione 2021 per l'emergenza Covid ancora in corso.

Il sistema della ricettività all’aria aperta in Toscana, spiegano da Faita, è rappresentato da oltre 250 imprese per un totale di 200mila posti letto, pari ad un quarto dell’offerta ricettiva regionale.