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Carburante,"deposito costiero strategico per l'Elba"

A dichiararlo è Corrado La Rosa amministratore della società Elbana Petroli che spiega la funzione svolta dal deposito in 60 anni di attività

"Il deposito costiero di Elbana Petroli è un presidio per la sicurezza energetica dell’Elba", lo sottolinea Corrado La Rosa, amministratore della stessa società Elbana Petroli. Il deposito di Elbana Petroli può fornire benzina e gasolio.

Il deposito costiero di Elbana Petroli

"Le tragiche conseguenze del conflitto che sta distruggendo cose e persone, e messo in crisi l’approvvigionamento energetico dell’Europa, hanno alimentato in molte nazioni la consapevolezza della necessità di ricorrere a piani di emergenza dando vita ad una mobilitazione generale su tutti i fronti intesa a garantire la sicurezza delle forniture di gas e petrolio. - spiega La Rosa -  In quest’ambito sono state prese urgenti misure atte ad accrescere le strutture idonee a potenziare l’autonomia energetica del paese e ridurre la dipendenza dalle principali fonti di energia esterne, specie quelle provenienti da nazioni con forme di governo fragili".

"In questo contesto particolare - prosegue La Rosa -  non possiamo non ricordare come l’Elbana Petroli sin dal 2020 ha stigmatizzato la scellerata scelta degli Enti Pubblici locali, provinciali e regionali di risolvere il problema dell’approvvigionamento energetico dell’Isola preferendo, nell’ipotesi di una migliore sicurezza nel trasporto, di una maggiore garanzia di approvvigionamento continuo e di una politica di riduzione dei prezzi, il trasporto su gomma con traghetti di linea al rifornimento via mare con navi cisterna, stoccaggio in deposito e distribuzione capillare sul territorio".

"Il deposito costiero dell’Elbana Petroli per oltre 60 anni ha costituito un valido presidio energetico, provvedendo senza interruzioni al soddisfacimento della domanda degli operatori e contribuendo allo sviluppo economico della comunità elbana. Oggi l’utilità di questa struttura, che grazie alla capacità di stoccaggio di 1.400 metri cubi e la possibilità di continuo rifornimento di tutte le utenze dell’Isola, è quanto mai evidente in quanto elemento di sicurezza per l’autonomia di un territorio resa fragile dalla crisi internazionale in atto i cui risvolti sono al momento imprevedibili".

Infatti, come ha spiegato l'amministratore di Elbana Petroli a QUInews Elba, "la capacità di stoccaggio del deposito a regime di Elbana Petroli, può garantire la copertura del fabbisogno per il carburante a trazione dell'isola per circa 6-7 mesi in bassa stagione, 2 mesi invece nel periodo estivo".

Infatti ha aggiunto La Rosa "il fabbisogno energetico annuale dell'isola del carburante a trazione (escluso il riscaldamento) nell'epoca prepandemica (2019) era di circa 19/20mila metri cubi e per l'85% erano ripartiti nel periodo estivo".

"Noi, prima che ci fosse un cambio di organizzazione nel rifornimento - ha spiegato La Rosa - abbiamo sempre rifornito tutti i distributori quotidianamente, lavorando anche il sabato e nei casi dei distributori meno accessibili e con serbatoi di dimensioni più ridotte abbiamo anche fatto rifornimento più volte al giorno, anche nel giorno di Ferragosto, cosa che ora non avviene perché il carburante principalmente arriva con mezzi pesanti su gomma".

La Rosa ha infine concluso che il deposito costiero elbano è stato riconosciuto come "struttura strategica nazionale" e che ha tutte le garanzie e le procedure per io rifornimento di carburante attraversi l'attracco di navi cisterna. Inoltre il suo utilizzo permetterebbe all'isola come prima del 2020 di non rischiare di rimanere senza carburante con condizioni meteomatine avverse. Certo è che servirebbero delle agevolazioni specifici per alleggerire i costi delle isole minori.

Il punto è che le società Beyfin, Eni, Conad e Agip, a cui fa capo la maggior parte dei distributori sull'Elba hanno preferito approviggionarsi in altra maniera.