Politica

Autonomia energetica, il M5s ci riprova in Regione

Per il consigliere regionale Giacomo Giannarelli ora non ci sono più scuse, anzi bisognerebbe seguire l'indirizzo di Giglio e Capraia

Giacomo Giannarelli

Risale al 18 novembre la proposta del Movimento 5 Stelle per l'aggiornamento del Piano Energetico regionale con un indirizzo chiaro sull’autonomia 100% da fonti rinnovabili per il nostro arcipelago. Una proposta che non era garbata né al Pd né alla Lega Nord che l'hanno bocciata giudicandola inattuabile. 

"Solo tre mesi dopo - fa presente il movimento - il Governo si è svegliato dal torpore sull’applicazione della Direttiva UE 28/2009 e ha emanato un decreto dove individua intanto Capraia e Giglio come isole per le quali attivare interventi sostanziali di supporto dell’offerta energetica da fonti rinnovabili". 

Entro il 31 dicembre 2020, dunque Capraia e Giglio dovranno prendere la strada dei pannelli solari, dei fotovoltaici e di qualsiasi altra fonte rinnovabile disponibile localmente da mettere in rete.

"Dopo questo le scuse del Pd sono finite e resta solo la scelta politica: noi vogliamo portare la Toscana, e in questo caso specifico il suo arcipelago, ad un obiettivo di civiltà, loro vogliono ancora tenerla all’età del fossile?” così Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S, nel presentare l’atto a sua prima firma, al voto nel consiglio regionale di domani.

“Sull’arcipelago basta un impegno concreto che chiediamo all’aula: - si legge nella nota - estendere queste buone pratiche previste dal decreto ministeriale per Capraia e Giglio anche al resto dell’arcipelago. Un piano serio può raggiungere l’obiettivo cruciale dell’autonomia energetica entro il 2030. Noi abbiamo la serietà e le mani libere per esigerlo. Chissà se questa volta Partito Democratico, Rossi e il resto del consiglio regionale avranno modo di premere il pulsante giusto e approvare un atto doveroso oggi più che mai".