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Attività estive per i ragazzi, Comuni al lavoro

La Conferenza zonale per l'Istruzione sta coordinando le attività estive nel vari Comuni elbani coinvolgendo cooperative e associazioni

Foto di repertorio

La Conferenza zonale dell’Istruzione dell’Isola d’Elba è impegnata nel coordinare su tutto il territorio isolano l’offerta educativa, ricreativa e didattica per la stagione estiva 2020. A tale scopo ha dato il via al tavolo di lavoro con le cooperative del territorio che si occupano di educazione e con i referenti del progetto “l’Isola che c’è”.

Nei giorni scorsi, è stato diffuso un questionario alle famiglie per mappare le necessità e i numeri a cui far fronte nell’organizzazione dei servizi estivi. Dalla Conferenza zonale fanno sapere che è possibile rispondere al questionario fino a sabato 30 Maggio.

Le linee guida, definite nell’allegato 8 al Dpcm del 17 Maggio 2020 stabiliscono vincoli numerici ed organizzativi alle proposte estive per la fascia d’età 3 – 14 anni. In particolare si sottolinea il rapporto numerico bambino/educatore per le diverse età che va a modificare notevolmente i numeri a cui eravamo abituati (dal rapporto 1/15 si passa ad 1/5 per la scuola dell’infanzia). Inoltre è sancita l’impossibilità di contatto tra i vari gruppi di bambini. E' inoltre previsto un protocollo “anticontagio” con procedure ben definite di accesso, uso dei dispositivi di protezione e norme di comportamento sia per gli operatori che per gli utenti. Al momento la normativa non prevede l’avvio di attività per i bambini da 0 a 3 anni.

"L’obiettivo del tavolo - precisa Chiara Marotti, presidente della Conferenza zonale e assessora di Portoferraio - è di creare una rete di opportunità e confronto sulle tematiche dell’educazione e sulle possibilità che il nostro territorio offre, anche nell’ottica di una riprogettazione della didattica per Settembre. Va sottolineato che, in alcuni Comuni, non sarà possibile garantire il tempo prolungato proprio per dare a più utenti la possibilità di servizi dei centri estivi. Si è pensato quindi di organizzare proposte diversificate, anche in ambienti diversi rispetto alle strutture scolastiche, in spazi all’aria aperta, sempre con personale qualificato e formato.Crediamo che sia necessario investire sul valore che i centri estivi e le proposte educative-ricreative-didattiche rappresentano per la comunità educante, soprattutto a seguito del lockdown che ha investito i più piccoli lasciandoli isolati dagli amici e da un ambiente accogliente e rassicurante come quello della scuola".

Come indicato anche dalle linee guida, in collaborazione con la Asl, sarà garantita la precedenza ai bambini con disabilità. 

"Siamo consapevoli - aggiunge Marotti - di quanto la mancanza di relazione e di supporti terapeutici e didattici nel corso di questi mesi abbia minato lo sviluppo psicosociale di soggetti particolarmente fragili. L’inserimento nel piccolo gruppo rappresenterà un graduale ritorno alla routine ed alla socialità. La strada da percorrere tutti insieme, collaborando in sinergia, è quella di realizzare una possibilità di momenti di incontro e crescita, in sicurezza, tra i nostri bambini".